''Un programma di screening per il tumore del polmone a livello regionale per utilizzare al massimo le possibilita' offerte dalla rete digitale di immagini e rispondere a un bisogno di salute di una popolazione ad alto rischio come i fumatori, contenendo i costi'': e' questa la proposta che Eugenio Paci, epidemiologo di Ispo, l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, ha avanzato a Montecatini nel corso del Convegno della sezione toscana della Societa' italiana di radiologia medica (Sirm).

Un incontro per fare il punto sul cambiamento epocale in corso nella diagnostica per immagini con l'avvento della tecnologia digitale. La proposta di Paci arriva da lontano: negli anni scorsi, Ispo ha infatti coordinato uno studio randomizzato, Italung - finanziato dalla Regione Toscana - e realizzato nei centri di screening di Careggi, di Pisa e nella Asl di Pistoia. I forti fumatori sono stati invitati a sottoporsi a una tac spirale a basso dosaggio in modo da individuare precocemente eventuali lesioni sospette. Sulla base di quella esperienza, ampiamente riconosciuta a livello scientifico internazionale, il programma di screening che viene proposto ora dovrebbe essere completamente basato su un sistema di comunicazione e diagnostica informatizzata: un e-screening.

''Si tratta di un progetto - conferma Fabio Falaschi del Dipartimento di diagnostica per immagini dell'AOU di Pisa - necessariamente dimostrativo che prefigura come potrebbero essere organizzati gli screening oncologici nell'era digitale''.

Un approccio innovativo che permettera' di trasferire le immagini digitali, ottimizzando la possibilita' di selezione della popolazione a rischio e consentira' di sfruttare al massimo le elevate competenze che sono necessarie per questa pratica complessa.