In risposta alla nota di Antonio Gambetta Vianna, apparsa su Valdinievoleoggi il 4 dicembre, queste le parole del segretario provinciale della Lega Nord, Mauro Tintori, che ripercorre alcune tappe della sua storia politica.

"Elezioni comunali 1999 a Montecatini Terme:

·       Ero stato dal 1995 l’unico consigliere comunale Lega Nord della nostra provincia e avevo assicurato ai dirigenti provinciali di allora ampia disponibilità per la nuova legislatura;
·       Non mi fu rinnovata la tessera del movimento e venni a saper dalla stampa, a cose concluse, che il candidato LN  nella mia città sarebbe stato Gambetta e che io non ero stato nemmeno inserito in alcuna lista della LN;
·       Amareggiato per la “porcata” subita dagli organi provinciali, dietro sollecitazione dei partiti di centro destra, m’iscrissi, da indipendente, nella lista di Forza Italia;
·       Nel 2001, dopo varie sollecitazioni da parte di Gambetta, richiesi la tessera di sostenitore della LN e ripresi l’attività politica.
 
Elezioni comunali di Pistoia 2012:

·       Ho richiesto, per ben due volte, in altrettante riunioni, al candidato Daniela Simionato la presentazione della lista dei candidati, con ragionevole anticipo: mi è stata consegnata due o tre giorni prima del termine ultimo per la sua presentazione, vanificando ogni possibilità di intervento da parte mia.
 
Congresso Federale e progetto “Prima il Nord!”:

·       Dalla data del congresso di Assago al giorno della nascita di “Più Toscana” l’importanza della nostra terra nel processo di affermazione della “questione settentrionale” non è cambiata di una virgola e il consiglio federale della LN ritiene fondamentale il ruolo della Toscana per la realizzazione di un moderno stato federale anche in Italia ed oggi più di ieri ritiene fondamentale investire risorse per migliorare il livello di conoscenza e di preparazione dei futuri dirigenti della LN in Toscana;
·       Ai consiglieri regionali eletti nelle liste LN, grazie all’impegno di tanti militanti toscani, avevo richiesto, a nome del consiglio provinciale LN, di rimanere al proprio posto e di intensificare l’attività politica di opposizione alla giunta regionale al potere, come risposta alle eventuali critiche del commissario nazionale;
·       Inoltre, era noto e risaputo ai consiglieri regionali,nominati dal consiglio nazionale e poi eletti, che cambiare il nome al gruppo consigliare da Lega Nord a più “Più Toscana” significava violare lo statuto del movimento e pertanto uscire dallo stesso. Nessuno, quindi, ha cacciato Gambetta dalla LN: è stato lui che ha scelto di uscirne, per ragioni che sono note solo a lui…
·       Non è la Lega Nord che ha tradito i toscani, bensì è stato Gambetta che ha tradito la fiducia in lui riposta da tutti i militanti toscani della Lega Nord, che al contrario di lui fanno politica animati solo da spirito di servizio alla popolazione della propria regione".