MONTECATINI

Questa mattina alle 03.00 circa, dopo un interrogatorio durato sette ore da parte delsostituto procuratore della Procura della Repubblica di Pistoia Dott. Claudio Curreli, coadiuvato da militari del Nucleo Investigativo del Reparto OperativoCC di Pistoia e della Compagnia Carabinieri di Montecatini Terme (PT), Massimo Parlanti, ex coniuge di Beatrice Ballerini – la donna trovata morta in unavilla della Val di Nievole -, è stato dichiarato in stato di fermo con l’accusa di omicidio aggravato.

La posizione dell’uomo nelle ultime 48 ore, a causa dei numerosi elementi a suocarico assunti dagli investigatori, si era ulteriormente aggravata, tanto che, dopo essersi recato nella mattinata di ieri presso uno studio legale di Firenze, decideva di presentarsi nel pomeriggio presso la Compagnia Carabinieri di Montecatini Terme, accompagnato da due legali di fiducia, per rilasciare agli investigatori ed al Pubblico Ministero dichiarazioni in merito all’omicidio.

Quanto riferito dal Parlanti si è ben presto rivelato come una ammissione di piena responsabilità nell’omicidio della ex moglie Beatrice Ballerini.

Secondo il racconto del Parlanti, nel pomeriggio dello scorso 13 dicembre i due exconiugi si erano accordati per incontrarsi presso l’abitazione della Val di Nievole ove avevano vissuto prima della separazione per discutere di alcune questioni relative alla gestione dei figli e per prelevare alcuni oggetti che il Parlanti avrebbe dovuto portare via.

L’incontro sarebbe degenerato prima in uno scontro verbale tra i due, e, dopo uno scambio di reciproche offese, in una colluttazione nel corso della quale il Parlanti ammetteva di avere soffocato la moglie stringendole l’avambraccio intorno al collo.

L’uomo, preso dal panico ed in stato di shock, avrebbe tentato di simulare la scena di un furto o rapina degenerata in omicidio sottraendo il cellulare della vittima, aprendo cassetti, rovinando suppellettili e prelevando i soldi presenti nel portafogli della vittima.

Allontanatosi dalla casa per andare a prendere i figli a scuola, avrebbe poi gettato il cellulare in un cassonetto della spazzatura nelle immediate vicinanze della casa.

Nel corso dell’interrogatorio, l’uomo si è più volte dichiarato pentito del gesto, in quanto avrebbe lasciato i figli senza la madre.

Il fermo, sulla base della dichiarazione rilasciata dal Parlanti, suffragato inoltre dai gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico nel corso dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Provincia di Pistoia, coadiuvati dal RIS CC Roma e dai ROS di Roma e Firenze, è stato disposto dal PM e immediatamente notificato all’interessato, che è stato poi trasferito presso il carcere di Pistoia, ove sarà sentito nei prossimi giorni dal GIP del tribunale.