MONSUMMANO - Arrivano le telecamere contro i reati ambientali. E’ stato deciso infatti dall’amministrazione comunale l’acquisto di due dispositivi mobili di sorveglianza contro gli scarichi abusivi sul territorio. Il problema ha radici antiche e già più volte era stato discusso in consiglio. Il consigliere d’opposizione Boldrini aveva richiesto l’acquisto di telecamere, da posizionare ai cassonetti, onde dissuadere i cittadini di altri comuni a venire a scaricare i propri rifiuti a Monsummano. Questa pratica era infatti cominciata con l’avvio del sistema di raccolta «porta a porta» a Larciano, che aveva indotto gli abitanti del paese a scaricare l’indifferenziata nei cassonetti al confine con la città termale.

Ma i costi, in questo caso, sarebbero stati altissimi e poi l’avvio del ‘porta a porta’ in città ha portato alla sparizione dei cassonetti. Serviva comunque monitorare al meglio lo scarico dei rifiuti, non solo dei privati, ma soprattutto delle aziende, nelle strade più buie e meno controllate. Una di queste è via del Fossetto, più volte presa di mira e dove sono stati abbandonati anche quantitativi importanti di laterizi e materiale inerte o rifiuti pericolosi. Acquisto della videocamera e assistenza costano al Comune 7.132 euro.