Sono una decina i profughi arrivati in Italia dalla Libia, tra cui una famiglia con un bambino piccolo, allontanati nei giorni scorsi dalle strutture che li ospitavano nel Fiorentino e nel Pistoiese e lasciati senza un alloggio.

E' quanto denuncia il Movimento di lotta perla casa di Firenze, secondo cui gli allontanamenti sarebbero stati attuati senza tenere conto della proroga di 60 giorni del programma governativo di accoglienza, il cui termine era stato inizialmente stabilito per il 31 dicembre 2012.  

Secondo quanto spiegato, gli allontanamenti sarebbero avvenuti a Empoli e Dicomano, in provincia di Firenze, e a Pescia (Pistoia). I profughi, tutti arrivati in Italia dalla Libia, sono di nazionalità ghanese, cingalese, nigeriana e ivoriana.

«Chiediamo il rispetto della legge, poichè in alcune strutture la proroga non è stata concessa e abbiamo persone in mezzo alla strada che sono venute a chiederci aiuto - dice Lorenzo Bargellini del Movimento di lotta per casa -. Siamo di fronte a politiche di accoglienza che non integrano e lasciano nella totale disperazione. Per fare un esempio - aggiunge - questi ragazzi dicono di aver seguito corsi di italiano per un anno,  ma non parlano una parola della nostra lingua».

In base a quanto denunciato dal Movimento, alcuni dei profughi, allontanati ieri da una struttura di accoglienza diEmpoli, hanno raggiunto Firenze in treno e passato la notte alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.