Il turismo extralberghiero regge meglio alla crisi. E’ quanto emerge da uno studio fatto a livello nazionale - e confermato a livello locale - dall’Aigo, l’associazione aderente a Confesercenti che riunisce la cosiddetta “ospitalità diffusa”, dai bed and breakfast agli agriturismi.
 
L’aumento in Italia del 3,1% dei posti letto negli esercizi complementari nel 2012, con un +12,8 per i b&b su una crescita che si ferma invece all’1,1% per gli alberghi, rafforza le tesi espresse in più occasioni dall’Aigo su una modifica delle tendenze dei viaggiatori nell’offerta ricettiva.
 
“Anche nel nostro territorio – dice Ilaria Nardi, presidente provinciale Aigo – i numeri dicono che stanno crescendo le strutture extralberghiere. Io, per esempio, ne gestisco due aperte proprio lo scorso anno, mentre a Montale è nato un altro agriturismo e si parla di due bed and breakfast di prossima apertura in via Porta San Marco a Pistoia. Forse alle persone piace l’accoglienza calda e familiare che siamo in grado di dare”.
 
Pur consapevoli del successo della formula extralberghiera che va di pari passo con un aumento del turismo individuale e di chi organizza la vacanza da sé (preferendo per l’85% la rete internet), Aigo-Confesercenti non intende perdere di vista il percorso di qualificazione. Non interessa alimentare guerre con il settore alberghiero, ma c’è la necessità di potenziare la rete dell’ospitalità, sostenendo il turismo ecosostenibile con una maggiore valorizzazione del cosiddetto ‘turismo minore’, incentivando l’utilizzo di immobili già esistenti e inutilizzati e formando i nostri operatori all’accoglienza turistica.
 
Sarà inoltre fondamentale che la formula b&b, tanto amata dal turismo straniero e ormai una consuetudine apprezzata dagli italiani, possa ottenere il giusto riconoscimento ai tavoli di concertazione per garantire incentivi, sostegno e defiscalizzazioni.