Si terrà mercoledi 17 aprile alle ore 21,15 nell’Oratorio di San Carlo in piazza Giusti a Monsummano, la seconda conferenza del ciclo sulla religiosità popolare, che comprende  le tematiche sui santuari, le margini votive e sui santi taumaturghi, veri e propri ambasciatori presso la Madonna, affinché interceda nelle grazie (specialmente per gli ammalati) verso il figlio Gesù.

Nel primo appuntamento il professor Giovanni Ibba, ha tenuto una relazione molto approfondita, ben comprensibile e senza fronzoli, su tutte le particolarità della religiosità, anche alla luce del rinnovamento che sta attuando il nuovo papa Francesco in modo semplice ma fortissimamente radicato e ancorato nella dottrina cristiana. Il professor Ibba ha toccato temi attuali e del passato con rara delicatezza, forte della sua formazione teologica, soffermandosi poi anche sul disinteresse strisciante della gente verso la religione, vissuta talvolta più agevolmente in una religiosità permeata di comodi risvolti di magia e superstizione.

Mercoledì sarà relatore Leo Bertocci, che ha smosso in questi ultimi anni un piccolo terremoto nella piatta atmosfera culturale che riguardava i Santi monsummanesi, facendo nuove ipotesi sulle attribuzioni di alcuni di essi e sul pittore dell’affresco, presente nel Santuario della Madonna della Fontenova. Infatti sulla scia di quanto accennato da una nota studiosa, ha attribuito il dipinto a Giovanni di ser Giovanni detto” lo Scheggia” fratello di Masaccio.

“Ho parlato di questo anche al professor Paolucci, che mi ha chiesto una relazione molto precisa al riguardo” ha reso noto Bertocci, che porterà al pubblico dominio il motivo per cui in precedenza certi grandi e rispettabilissimi studiosi hanno decifrato i Santi del dipinto in altri modi. “Principalmente - avverte Bertocci - perché il dipinto era davvero illeggibile (fedi la foto) in quanto il fumo delle candele e altri eventi come interventi di pennelli poco ortodossi, avevano del tutto coperto le vere fisionomie originali fatte dal pittore attorno alla metà del Quattrocento”.

Sul tema “Margini e Santi di questa zona” Leo Bertocci solleverà anche la tematica della committenza del dipinto, ovvero della Margine primitiva della Fontenova, da ricercare nell’ambito della organizzazione religiosa ufficiale, concentrata attorno alla Magione di via Treggiaia di Serravalle e anche alla chiesetta di S. Vito, che registra dei progressi, dopo che Bertocci ha rimesso in moto il meccanismo di studio, facendo intervenire la Soprintendenza archeologica alla Grotta Parlanti, dove sono stati eseguiti importanti scavi archeologici.

Il terzo incontro di questo ciclo è previsto per mercoledì 24 aprile col professor Giampiero Giampieri che illustrerà gli eventi miracolosi narrati nelle lunette esterne dal pittore granducale Giovanni Mannozzi detto anche “Giovanni da San Giovanni”.