MONSUMMANO

Si trasforma in un evento d’eccezione, con molte notizie sorprendenti e alcuni approfondimenti inediti, in ambito locale e internazionale, la presentazione di libri a cura del Museo Ideale Leonardo Da Vinci in programma sabato 27 aprile alle ore 17 presso il Museo di Arte Contemporanea e del Novecento per il ciclo “Monsummano…Incontri culturali” organizzato dalla Biblioteca Comunale con l’Assessorato alla Cultura.
 
Alessandro Vezzosi, Direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci, farà un excursus su temi che spaziano da “Il Montalbano e la deviazione dell’Arno in Valdinievole” ai “Leonardismi: da Leonardo a Beuys”.
L’occasione si inquadra in alcune ricorrenze: 20 anni dall’inaugurazione del Museo Ideale Leonardo Da Vinci e, a sorpresa, di particolare significato i 500 anni (1513-2013) dagli ultimi studi di Leonardo per la deviazione dell’Arno attraverso Prato, Pistoia e la Valdinievole: proprio un quinto centenario.
Fra l’altro, in uno dei disegni più importanti fra i suoi progetti utopici, per la bellezza e la modernità del segno, Leonardo evidenzia Monsummano in una posizione che pone molti interrogativi: un clamoroso errore?

Un accorgimento tecnico? Una qualche ragione segreta? È una delle problematiche più significative fra quelle presentate nell’incontro del 27.

Al 5 agosto 1473 risale il suo primo disegno sicuramente autografo, l’unico che ci è pervenuto fra tutti quelli che sono andati dispersi ma che certamente ha eseguito nei suoi primi 25 anni. Si tratta di una veduta dal Montalbano che, in lontananza, mette in evidenza il colle a cono con il castello di Monsummano Alto. Per molti aspetti, è il primo capolavoro di paesaggio nella storia dell’arte occidentale: esteticamente e scientificamente innovativo nel Rinascimento e anticipatore nei confronti dell’Arte moderna; ancora consente nuove riscoperte. Un dato rilevante è quello che per almeno quarant’anni Leonardo studiò e disegnò il territorio di Monsummano e la Valdinievole.

Conosciuta in tutto il mondo, ma talora poco nota localmente, è la nutrita serie di pubblicazioni che il Museo Ideale ha curato in questi vent’anni, o di cui lo stesso Vezzosi è autore (i suoi libri sono stati tradotti in 18 lingue da editori di paesi diversi), con la collaborazione di Agnese Sabato.
Più volte vi è evidenziato anche il territorio di Monsummano: il lungo elenco inizia con Arte e Scienza dell’Universo, di cui un editore prestigioso come Gallimard ha ora realizzato un e-book/app in francese e in coedizione giapponese e coreana; comprende cataloghi di recenti mostre internazionali, da Tokyo (compreso il Codice Leicester originale di Leonardo in collezione Bill Gates) a Miami, da Göteborg a Istanbul; fino ai grandi volumi dedicati a Leonardo, Raffaello, Michelangelo.

Il primo, “Leonardo infinito”, presentato da Piero Angela come uno tra i più rappresentativi mai realizzati su Leonardo, è stato definito da Carlo Pedretti un’eccezionale opera enciclopedica di rigore scientifico. L’ultimo volume su Michelangelo è così introdotto da Claudio Strinati: “la monografia di Vezzosi si colloca con serena autorevolezza tra i massimi contributi critici del nostro tempo sull’arte del Rinascimento”. In questo libro, Michelangelo “si affaccia” sulla Valdinievole e per questo interverrà un artista e storico neo-parnassiano, Roberto Giovannelli, in riferimento al Buonarroti a partire dalla Pistoia dell’Ottocento.

Si parlerà inoltre di alcuni esempi dell’Archivio Leonardismi del Museo Ideale fino alle neoavanguardie, in particolare all’artista Fluxus Joseph Beuys e ai suoi studi sui paesaggi leonardiani e sul Codice di Madrid (in cui Leonardo ha approfondito e corretto lo studio del territorio tra Montalbano e Valdinievole).
Gli interventi introduttivi saranno dell’Assessore alla Cultura del Comune di Monsummano Terme, Barbara Dalla Salda, e di Carlo Pedretti, Direttore dell’Armand Hammer Center for Leonardo Studies all’Università di Los Angeles, che vive anche a Lamporecchio, ma che è attualmente si trova a Los Angeles e quindi potrà partecipare virtualmente dalla California.
Un’occasione “ghiotta”, da non perdere per gli appassionati di Leonardo, della storia locale e dell’arte moderna.