L’amministrazione comunale di Montecatini Terme, dopo ben nove anni di deregolamentazione, ha varato la disciplina dei cd. “svincoli alberghieri”.

Non si tratta di snaturare la vocazione turistico-termale della nostra città, bensì di riconoscere la mancanza di redditività di alcuni immobili, oramai abbandonati e in rovina, e dare la possibilità a chi vuol trasformare immobili (spesso fatiscenti) mediante il conferimento di altra destinazione, che sia abitativa, commerciale o direzionale.

Potranno accedere allo “svincolo” le attività chiuse da 5 anni; prima era concesso solo alle attività chiuse nel 1999. Il dimensionamento delle superfici utili lorde (cd. S.U.L.), destinate al recupero è stato attento e proporzionato a ogni singola “zona urbanistica” (in gergo U.T.O.E. n. 5 e 6). Per queste zone è stato predisposto un primo bando. Non sarà quindi più necessario, preventivamente al progetto vero e proprio, redigere piani di recupero, inutili, costosi e di lenta approvazione.

Si dovrà fare una domanda di partecipazione al bando, corredata di progetto e determinare un punteggio da 0 a 100; da una commissione tecnica interna all’amministrazione (costo zero) verrà stilata una graduatoria per stabilire i progetti più meritevoli. In modo particolare il punteggio terrà di conto: degli anni di chiusura (fino a 15 punti); della destinazione di uso (fino a 30 punti); della sostenibilità ambientale (fino a 13 punti) e sociale (fino a 13 punti) e della realizzazione di opere pubbliche (fino a 12 punti).

Sarà quindi assicurata una maggior imparzialità di assegnazione e sarà garantita una massima utilità per la città intera, non solo derivante dagli oneri concessori, ma anche dalla qualità delle trasformazioni e dall’eliminazione dell’attuale e più che decennale degrado architettonico e urbanistico. Sarà dato ordine di priorità alle pratiche in corso di svincolo (sei).

"Questo provvedimento amministrativo - ha dichiarato il Presidente della Commissione Consiliare Assetto del Territorio Pietro Rosellini- non è volto a esclusivamente a ”fare cassa”, ma soprattutto evita nuovo consumo di suolo pubblico, principio che sarà la base del prossimo Regolamento Urbanistico. Colgo l’occasione per fare i miei complimenti all’ufficio Urbanistica, all’assessore competente, altresì rimarcando il sostegno e l’apporto del Partito Democratico, che rappresento in consiglio comunale."