Assobar lancia una petizione contro le finte sagre e feste paesane. L’associazione che riunisce bar e ristoranti invierà le sottoscrizioni a tutti i sindaci e i capigruppo in consiglio comunale. «È costante - scrive Assobar - l’inflazione delle sagre e delle feste organizzate da partiti, associazioni, società sportive, Pro Loco ed enti sociali e culturali. In questo momento di crisi, le nostre attività sono a rischio chiusura o sono vicine a licenziare il personale assunto. Pesano molto le nuove tasse (Tares) a cui si aggiungono i costi energetici e fiscali, oltre ai controlli Asl e dell’Ispettorato del lavoro, con gravose normative. Si chiede pertanto un giusto equilibrio tra i diritti e i doveri e che siano rispettati da tutte le attività economiche, evitando un’illecita concorrenza».

Secondo una ricerca di Confcommercio, in Toscana ci sono oltre mille sagre, concentrate tra maggio e settembre, pari a una media di 23 eventi per comune. In alcune località le sagre assumono caratteristiche talmente ripetitive nel tempo che le strutture logistiche (tendoni e cucine) non vengono mai rimosse e sono spesso utilizzate anche per eventi privati come matrimoni, dando luogo a fenomeni stagionali di ristorazione sommersa, che arriva a sottrarre alle imprese fino al 25% del fatturato.