L'acqua che scorre dal centro ippico verso la via delle 5 vie non sa dove andare ,non va in discesa, ma in salita e non ha sbocchi verso il padule dai tempi che, per edificare, si sono tappate le fosse che esistevano da sempre.

Una volta passavano al di sotto della strada (5 vie)andavano verso destra in un'altra grossa fossa che attraversa tuttora la strada, ora questa deviazione è stata tappata e si vorrebbe mandarle a sinistra (verso Monsummano) con la pretesa di farle passare con una curva ad angolo retto da un piccola fossa che non sopporta di certo il carico delle acque.

Morale,le case,perche di case ce ne sono, devono subire il ristagno delle acque a cielo aperto mentre prima esisteva già un collettore interrato in cemento che poteva allagare i campi agricoli, ma non provocava un ristagno e quindi umidità alle fondamenta delle case.

Queste acque piovane resteranno in loco per diverso tempo fino all'assorbimento del terreno, in padule non ci arriveranno mai e nemmeno dove vorrebbe mandarle l'ufficio tecnico comunale che si è limitato a mettere una chiusa per deviarle a 90 gradi verso una mini fossa(posta al di là della strada) che non può assorbire questo carico.

Il consorzio di Bonifica di Ponte Buggianese è al corrente della cosa come del resto l'ufficio tecnico di Pieve, ma non si muove un dito per rendere la zona più vivibile e più all'asciutto.

Venezia e la sua laguna sono messi molto meglio della zona di via Nova descritta!