Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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PESCIA
Replica di Eva Giuliani all'assessore regionale: "Non si può cambiare mentalità quando di mezzo ci sono i bimbi"

30/10/2013 - 13:10

Eva Giuliani, che nei giorni scorsi aveva mandato alla stampa una lettera di protesta sul reparto di pediatria di Pescia che aveva suscitato la pronta risposta dell'assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, torna a intervenire sull'argomento.

 

"Gentile assessore, ho letto la sua intervista sul Corriere e la Nazione e ricevo indirettamente le sue scuse. Ho ricevuto rassicurazioni e so dell'interessamento del presidente Rossi. 


La politica risponde come può. A me interessano solo i fatti. E vorrei chiarire quello che moltissimi cittadini pensano, perché si tratta di buon senso comune che purtroppo non coincide con le scelte politiche. 

Io sono disponibile a cambiare mentalità per quanto riguarda l'assistenza sanitaria agli adulti, sono più perplessa per ciò che riguarda i bambini. Perché, ripeto, quando si ricovera un bambino, si muove tutta la famiglia e il disagio si moltiplica. E fortunati coloro che hanno auto, nonni o parenti vicini.

Ho conosciuto in questi giorni una bambina che vive in Valdinievole. La mamma è sola, ha un figlio di un anno a casa affidato in questi giorni a una zia. Non ha nessuno per darle il cambio fin qua a Pistoia, è troppo lontano. È stanchissima e soprattutto dispiaciuta. Ma non si lamenta. Lo faccio io per lei.


L'ospedale di Pistoia è in mezzo al nulla. Non si può  comprare qualcosa da mangiare se non alle macchinette (i genitori che assistono non hanno i pasti) e neppure altre piccole necessità come delle salviettine per rinfrescarsi. Con questo l'assistenza è pronta e competente e il personale gentilissimo e preparato anche sotto il profilo umano che è molto importante. 

Non pretendo un ospedale sotto casa, ma vorrei una pediatria vicina agli utenti almeno per i casi di non alta specializzazione. Io sono disponibile a muovermi per avere la massima specializzazione, non chiedo specializzazioni ovunque, ma credo che pediatria a Pescia avrebbe potuto continuare a curare un gran numero di casi "comuni" per garantire un servizio alle famiglie con bimbi piccoli. 


Invece i politici non sanno far altro che smontare pezzo per pezzo e mettere in ginocchio ciò che conta: scuola e sanità. In Valdinievole non abbiamo neppure la guardia medica pediatrica. Grande supporto!

E infine, se si decide di chiudere un reparto, gli operatori che restano devono essere messi nella condizione di lavorare in modo ottimale e a Pescia non è così. Non ci sono le stanze per l'osservazione breve pediatrica al pronto soccorso ed il reparto è in dismissione. 

 

Non c'è stato il tempo di organizzarsi? È successo tutto come un fulmine a ciel sereno? Di cosa stiamo parlando insomma? Le carenze organizzative sono evidenti. Gli operatori sono molto bravi, che li facciano lavorare bene. 

Io, intanto, non mi sento più sicura e non lo avrei mai creduto, in Toscana".

 
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31/10/2013 - 8:13

AUTORE:
Giovanni e Rossana

Siamo genitori di due bambine di quattro anni e di cinque mesi, residenti in Pescia. Il “cambiamento di mentalità” che chiede l’assessore è accettabile per gli adulti, ma quando sono coinvolti i bambini le cose cambiano. Con due figli lunghi spostamenti quotidiani da casa a un ospedale lontano creano disagi e problemi difficilmente da superare, soprattutto in mancanza di familiari disponibili. Senza considerare (ma è la cosa più importante) il malessere arrecato ai bambini stessi, trattati, come scrive giustamente la signora Giuliani, come “pacchi”. La questione non è quindi semplicemente legata al difficile cambio di abitudini e mentalità, quasi si dovesse affrontare un fisiologico conservatorismo di fronte alla novità, ma a come un sistema sanitario tutela i cittadini più deboli. Infine, di fronte a dichiarazioni che evocano sistemi europei, paesi sviluppati ecc., vorremmo ricordare che nel reparto di Pediatria a Pescia, scrive Giuliani, “non hanno neppure più l’acqua per far bere i piccoli pazienti”. E questo senza mettere in discussione la professionalità dei lavoratori del reparto, che abbiamo potuto (dovuto, ahimé) sperimentare direttamente più volte. Altro che disservizi (tra l’altro minimizzati in modo discutibile)!

31/10/2013 - 7:28

AUTORE:
Anna

Mi sembra di capire che l'evoluto e specialissimo ospedale di Pistoia, come gli altri ospedali "centrali", garantisce qualsivoglia tipo di analisi anche nei giorni festivi perché c'è il personale qualificato anche di domenica pomeriggio, vero?
Si, bel sogno!