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Visto che molti ex amministratori si sbilanciano in disquisizioni qualunquiste e faziose, vediamo come doveva essere affrontasta la possibile chiusura per sanare quel sito franoso.
Iniziando dalle imprese .....
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Segno del mese.

Se avete Perdite occulte sulle vostre tubazioni, abbiamo sempre .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
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L'assessore regionale Marroni: "Riorganizzazione sanità non penalizza piccoli centri"

29/10/2013 - 16:54

L'assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, risponde con una lettera inviata alla stampa dalla signora Giuliani.

"Ho ricevuto la lettera della mamma di Pescia, a proposito del ricovero del suo bambino, prima all'ospedale di Pescia, poi in quello di Pistoia, e ci tengo a rispondere pubblicamente alla signora. Prima di tutto per porgerle le mie scuse e manifestarle il mio dispiacere per il disagio incontrato da lei e dal figlio piccolo. E poi anche per spiegare, alla signora e a tutti i cittadini, lo spirito di una riorganizzazione che va nella direzione di dare un'assistenza migliore a tutti, sia che vivano nelle grandi città che nei piccoli centri, o in località isolate.


Il nostro modello di rete ospedaliera è molto buono e dotato di ottime competenze a tutti i livelli territoriali. Ma è necessario capire che non si può fare tutto ovunque, bisogna entrare nell'ottica di una gerarchia di complessità, e quindi anche dei servizi offerti. Non possiamo più permetterci di avere specializzazioni ovunque: non per motivi economici, ma prima di tutto per motivi di sicurezza e di casistica.


Questo modello basato sui diversi livelli di complessità degli ospedali - modello adottato nei Paesi evoluti - non penalizza affatto chi vive nei centri più piccoli, anzi, al contrario, vuole offrire a tutti le stesse opportunità di cura. Al bambino della signora Giuliani sono state garantite tutte le prime cure all'ospedale di Pescia, che ha assolto la sua funzione di osservazione breve. Poi, trattandosi di un caso complesso, il piccolo è stato traferito al San Jacopo di Pistoia, dove ha ricevuto tutta l'assistenza necessaria per il suo caso.


Un disservizio può sempre capitare - e di questo mi scuso ancora con la signora - ma non mette certo in discussione un modello che, lo ripeto, è buono e garantisce assistenza di qualità a tutti".

Fonte: Asl
 
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1/11/2013 - 10:25

AUTORE:
vannacci gabriella

errata corrige commento:
il punto di vista= il registro linguistico
razionalizzazione= razionalizzazione (tagli)

1/11/2013 - 7:56

AUTORE:
gabriella vannacci

La prima riflessione che ho fatto dopo aver letto la lettera di scuse dell'assessore Marroni alla mamma di Pescia, è che si trattasse di un errore, nel senso che non riuscivo a vedere alcuna consequensialità logica fra la denuncia del disservizio e le ragioni addotte dall'amministratore. Come insegnante le direi: "Egregio assessore lei merita un brutto voto perché ha fatto l'errore peggiore, è andato fuori tema!".
Come faccio sempre, per deformazione professionale, mi sono chiesta le ragioni di un tale dialogo fra sordi, e mi sono resa conto che alla base della risposta "non pertinente" dell'assessore c'è un secondo errore fondamentale: "Il punto di vista, caro assessore, il voto scende!".
Vede, il tema prevedeva la scelta di un lessico che fosse in sintonia con il linguaggio del cuore, perchè una mamma parla sempre con il cuore in mano e lei, ha risposto mettendo la mano sul portafoglio e dicendo che, per assurdo, il miglioramento del servizio dipende da una razionalizzazione delle risorse sul territorio. Da insegnante sono abituata ad un tale linguaggio e lo sa nella sua ottica qual'è la mia risposta?
"Caro assessore, se lei fosse un alunno, rischierebbe la bocciatura!".
Vannacci Gabriella

31/10/2013 - 14:59

AUTORE:
Chiara

Vergogna. Vergogna perché sono i più piccoli e i più deboli a dover pagare il prezzo di un adeguamento a un modello sarà anche buono sulla carta, ma che nella realtà dei fatti si dimostra fallimentare. Porto l'esperienza di una mia anziana zia recentemente operata per una frattura al femore. Dopo una visita al Pronto Soccorso è stata trasferita nel reparto di Chirurgia, a causa della mancanza di posti nel reparto di Ortopedia. Fin qui tutto regolare: il reparto è pieno e ci si "appoggia" a un altro che ha maggiore disponibilità. Peccato che per poter accogliere mia zia, è stato necessario spostare un'altra paziente anziana che oltretutto sarebbe stata dimessa il giorno seguente, nel reparto di Medicina. Tutto questo, di domenica sera alle ore 22. La logica di questo spostamento mi sfugge, sfugge ai miei famigliari, agli infermieri dei reparti e, in ultima analisi, ai pazienti, che si trovano ad essere pedine su una scacchiera di incomprensibile e inammissibile disservizio. Alla faccia dell'assistenza garantita a tutti!

31/10/2013 - 9:21

AUTORE:
Raffaella Figini

Caro Assessore Marroni ,
lei parla del caso del piccolo come di un caso complesso e per questo non risolvibile a Pescia.
Con tutto il rispetto per Lei e con tutto il rispetto per quanto Lei ha il privilegio di rappresentare mi permetto di chiarire che il piccolino in questione ha avuto un problema abbastanza comune per quanto ho potuto sentire in giro da altre mamme ultimamente.
Non sono un medico,ho solo condiviso la stanza con questo piccolino e con la sua mamma e avendo vissuto insieme per qualche giorno non ho potuto fare a meno di cogliere tutto il disagio che la lontananza eccessiva da casa ha creato loro.
è innegabile,Assessore,che i bambini hanno diritto ad un occhio di riguardo e allora perchè chiudere proprio il loro reparto a Pescia?
Potevate chiuderne un altro a caso,che ne so tipo diabetologia, se è solo una questione statistica.....saranno meno i diabetici che i bambini in zona!Sappia Assessore che quando i bimbi stanno male le loro mamme non li lasciano soli e se il ricovero è per piu' di un giorno queste mamme,magari, vorrebbero tornare a casa qualche ora a rassicurare gli altri figli o anche solo a farsi una doccia ma se per farlo devono,dopo giornate e nottate faticose,guidare la macchina per 60 km tutto diventa un po'troppo pericoloso e massacrante.
Sempre con tutto il rispetto ma Lei ha mai provato a fare assistenza in ospedale?
Ha una vaga idea di cosa significhi?

30/10/2013 - 21:49

AUTORE:
Lara

Mi viene da sorridere a leggere questa risposta, ma il sorriso è molto amaro, ed un bel po' triste.
Vogliamo imitare i Paesi Evoluti, ma noi siamo un paese evoluto? abbiamo le basi, l'organizzazione, la preparazione per imitare i loro modelli?
Tra l'Italia e questi paesi c'è un abisso...e non si possono fare 'tentativi di evoluzione' sulla pelle dei bambini. Soprattutto, con i bambini, non si possono giustificare i disservizi. Il principio dovrebbe essere assoluto: i disservizi non devono esserci, nella maniera più imperativa possibile! Fino a che giustificheremo i disservizi, rimarremo in coda alla scala evolutiva.

30/10/2013 - 9:31

AUTORE:
tiziana

Casistica! Ormai ci affidiamo al caso....o a studi statistici rimaneggiati "ad hoc" per giustificare decisioni che in realtà non garantiscono un buon servizio a tutti e mascherano la gestione sbagliata dei fondi.

29/10/2013 - 22:39

AUTORE:
mario

La risposta dell'assessore regionale alla sanita, Luigi Maroni,è semplicemente disarmante. Nel senso che le giustificazione che impudicamente adduce lasciano allibiti. Certi passaggi tipo:

"Non possiamo più permetterci di avere specializzazioni ovunque: non per motivi economici, ma prima di tutto per motivi di sicurezza e di casistica"

si commentano da soli.

Peraltro, la sua biografia, la sua figura professionale, di cui ci informa ufficialmente il sito della Regione Toscana, non lascia dubbi sulle caratteristiche professionali
Perfettamente in linea con il Presidente Rossi che, infatti, al momento della nomina di Maroni ad Assessore Regionale alla Sanità, le ha particolarmente apprezzate
presentandolo come persona “ben conosciuta e competente”.

Quanto potrà continuare ancora questa commedia tragicomica?

29/10/2013 - 21:15

AUTORE:
PAOLO

Sono sempre le solite risposte dei burocrati con le varie scuse possibili e immaginabili.
si spende i soldi pubblici male...
e si crea dissevizio e disagio.