Marco Guerri, segretario comunale del Pd, interviene sui parcheggi.

"Probabilmente non è un caso che il primo intervento della nuova segreteria del Pd di Pescia riguardi l’annosa vicenda dei parcheggi  a pagamento affidati in modi diversi ai privati.

Lo diciamo subito: noi siamo d’accordo e sosteniamo l’iniziativa del comitato spontaneo di cittadini che si è costituito per impedire che anche i parcheggi del centro città e di Collodi siano dati in concessione a un privato con contratto quinquennale rinnovabile.

Siamo d’accordo perché riteniamo che  questa protesta, al di là del merito, assuma anche una valore fortemente simbolico frutto di un’esasperazione che ormai si respira intensamente in città su questa questione delle soste a pagamento, per non parlare di tutte le altre problematiche irrisolte o affrontate malamente che hanno portato Pescia  a questo stato di degrado, e  affonda le sue radici nella vicenda dei parcheggi in project financing all’ospedale e potrebbe vedere un’ulteriore negativa evoluzione nella possibilità annunciato di far pagare anche i parcheggi alla stazione.

Diciamo con altrettanta chiarezza che l’opposizione in questi anni si è opposta con ogni mezzo in consiglio comunale a queste scelte promuovendo diverse interrogazioni, ordini del giorno e mozioni che sono stati sempre respinti dalla maggioranza di centrodestra che non ha voluto o saputo confrontarsi su queste delicate tematiche con le altre forze politiche in particolare e cosa più grave con i cittadini in generale.

Quindi in questi anni si è deciso di procedere per una strada di vessazione dei cittadini mettendo a pagamento parcheggi fino a poco tempo fa liberi a prezzi esosi (area ospedale) e mettendoci il carico con una politica repressiva da parte della polizia municipale con multe a raffica elevate sia per compiacere il privato affidatario del project che per rimpinguare le casse comunali in crisi di liquidità.

Ora è evidente che questa situazione non è più sostenibile e la gente, già provata dalla crisi economica e da una pressione fiscale insopportabile, non può a Pescia subire l’aggravio di un’amministrazione incompetente  che è stata  capace solo  di delegare ai privati la gestione di beni pubblici a spese sei suoi cittadini.

Quindi lo ripetiamo, nonostante il percorso di affidamento al privato della gestione delle soste i del centro e di collodi, come ha detto il sindaco, appaia difficilmente interrompibile, sosteniamo la protesta anche se fosse solo sul piano simbolico anche per diffidare l’amministrazione dal mettere in atto l’idea di far pagare in futuro  i parcheggi a nell’area della stazione.

Dopodichè crediamo che la situazione dei parcheggi cittadini vada affrontata nel suo complesso con un chiaro piano delle soste e della mobilità e riteniamo che questa questione non sia diriminibile se prima non si chiarisce una volte per tutte il rapporto con la società Pe.Par che gestisce i parcheggi dell’ospedale e dovrebbe per contratto realizzare quelli nuovi al vecchio mercato dei fiori.

Abbiamo fatto in proposito diversi interventi per chiarire la situazione in consiglio comunale e abbiamo ragione di ritenere che la società Pe.Par sia inadempiente rispetto agli obblighi contrattuali assunti  con il Comune di Pescia; ragion per cui, e questo sarà un preciso impegno di governo per quello che ci riguarda, se ci saranno le condizioni per revisionare in contratto con la Pe.par e/o  scioglierlo noi ci impegneremo a farlo con la finalità di restituire alla città dei parcheggi pubblici più accessibili cambiando anche la prospettiva di fruibilità per le area a sosta del centro cittadino e di conseguenza ricercando nuove soluzioni gestionali che prevedano la rescissione di vincoli contrattuali improvvidamente  sottoscritti da una giunta a fine mandato.

Vorremmo che la città percepisse da subito che Pescia se il Pd tornerà al governo della città è destinata cambiare verso ovvero sulla materia specifica se un bene della collettività verrà data in uso a un privato sarà solo se anche, e soprattutto, i cittadini avranno da guadagnarci in termini di servizi e accessibilità".