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Iniziando dalle imprese .....
BASKET

Fabo Herons Montecatini comunica con grande soddisfazione che il campo di gioco per il campionato di Serie B nazionale 2024-25 sarà il PalaTagliate di Lucca, vista l'indisponibilità del Palaterme per i lavori di manutenzione straordinaria.

HOCKEY

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IPPICA

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Si è concluso con la finale disputata al poligono di Tiro a segno di Lucca il Campionato regionale toscano, circuito di cinque prove valido per l’ammissione ai Campionati italiani assoluti di ogni categoria e specialità.

BASKET

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PODISMO

Ben 24 podisti della Silvano Fedi hanno tagliato il traguardo più ambìto, quello dei 50 chilometri in piazza delle Piramidi all’Abetone.

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BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di ufficializzare l’accordo, di durata annuale, con l’ala Elijah Childs che farà parte del roster biancorosso per la stagione 2024/25 in Lba.

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PESCIA
Nasce il circolo "Destra Domani": "No al liberismo parolaio di Forza Italia, serve una nuova classe dirigente"

22/11/2013 - 18:25

Carlo Vivaldi-Forti ci invia il documento con cui si racconta la nascita del circolo Destra Domani a Pescia.

 

"Il momento  in cui nasce nella nostra città il circolo Destra domani  si presenta come uno dei più tragici nella vicenda italiana degli ultimi decenni, e di quella  della destra in particolare. Come se  non bastasse, al colpo di Stato del novembre 2011,  che ha portato al governo una sinistra pur  nettamente sconfitta dagli elettori, ne è seguito un altro lo scorso maggio per mantenervela. Il terzo, infine, si è consumato nelle ultime settimane, quando una parte minoritaria ma determinante del Pdl  ha stretto un'alleanza  di ferro col Pd allo scopo di blindare (verbo orribile, entrato  di recente nel linguaggio politico, che evoca scenari sinistri, quali le invasioni di Budapest  e di Praga) il regime consociativo  imposto  da quei potentati  finanziari che determinano tutte le scelte, fino alle più insignificanti,  del nostro Paese. La sovranità nazionale è scomparsa  e con essa si è capovolto l'intero  scenario  politico.

 

Sulle lotte che dividono la sinistra, pro o contro Renzi, non mi esprimo: ognuno  risolva i problemi di casa propria, e quella non è la mia. Mi preoccupa moltissimo, invece, la situazione della destra, nei cui valori mi sono identificato fin da bambino, ma che al presente non riconosco più. Non mi convince  infatti il liberismo dogmatico e parolaio di Forza Italia,  né il neo-socialismo, strumentale e opportunistico, di Alfano e compagni. Quanto agli spezzoni di provenienza aennina, alcuni mi potrebbero  anche persuadere, ma la ragione per la quale, se le elezioni fossero domani,  mi asterrei dalle urne, è che non vale la pena sprecare un voto per liste intorno all'1%, che resterebbero tutte fuori dal Parlamento.

 

La saggezza popolare affermava che per i regni divisi non c'è futuro, e mai come in questo caso  tale proverbio sembra azzeccato. La verità è  che alla destra italiana mancano oggi sia una cultura adeguata che una  leadership credibile. Senza voler minimamente rinnegare il suo glorioso passato, che a ben guardare rimonta all'antica Roma, adesso occorre immaginare e proporre soluzioni creative e geniali ai gravissimi problemi della nostra epoca.

 

La realtà, che i politici non sono assolutamente disposti a riconoscere, per la loro pochezza intellettuale o per mala fede, è la definitiva implosione  di quel modello di sviluppo consumistico-assistenziale sorto mezzo secolo fa  come effetto  del consociativismo fra democristiani, socialisti  e comunisti,  la peggiore iattura  che potesse capitare  all'Italia. L'altra mancanza, quella di leader preparati e credibili, è effetto delle scelte operate  dal  movimento  berlusconiano, riempito di yes men per non disturbare il manovratore, e di quello finiano, troppo a lungo succube  del potere assoluto di un capo fasullo, sgonfiatosi miseramente di fronte alle prove della storia. 

 

Per superare la frammentazione  e ricompattare una destra seria e unita,  in grado di tornare a vincere le elezioni, occorre prima di tutto elaborare una nuova cultura che si inserisca nel solco della tradizione, ma  adeguata  ai nuovi problemi della società.

 

Bisogna quindi studiare, confrontarsi e riflettere proprio sui tanto malfamati (dai cretini e dai ladri)  massimi sistemi, riscoprendo una politica centrata sulle grandi idee e non sul piccolo cabotaggio della furbizia e del compromesso  quotidiani, come purtroppo oggi avviene sia a destra che a sinistra.

 

Inoltre, occorre  una nuova  classe dirigente, preparata e qualificata, sia a livello locale che nazionale. Il circolo Destra domani si propone di affrontare responsabilmente e seriamente entrambi gli aspetti. Esso si muoverà  sul territorio, dibattendo i problemi  atavici  e nuovi di Pescia, quelli mai risolti  che provengono dal passato e quelli attuali, ma anche  a livello generale, affrontando le grandi questioni nazionali,  come l'elaborazione di una nuova Carta costituzionale e di un nuovo  modello di sviluppo, argomenti a cui sarà dedicato  un impegnativo convegno  l'anno prossimo.

 

Il circolo, che sarà presto presentato ai cittadini in una apposita conferenz stampa, è attualmente composto  dai seguenti membri: Carlo Vivaldi-Forti – presidente; Giovanni Gentile, coordinatore; consiglio direttivo: Luigi Di Stefano, Roberto Ferrari, Barbara Giusti, Amedeo Lazzereschi, Michela Pagni, Lorenzo Puccinelli  Sannini, Alessandro Ricciarelli.

 
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