I consiglieri del gruppo "Il Ponte" Massimo Galligani, Maria Giulia Romani e Andrea Moschini intervengono in tema di sanità.

"Prima l'assessore Maroni a Ponte Buggianese durante il consiglio comunale aperto e poi il presidente della Regione Enrico Rossi nella sua visita in Valdinievole hanno confermato la volontà di attuare le linee di riorganizzazione per l'ospedale di Pescia sottoscritte dall'Asl 3 e dai sindaci.           

Noi, ma lo hanno detto anche i cittadini intervenuti al consiglio comunale aperto, riteniamo sbagliata la riduzione dei servizi e in particolare il trasferimento della degenza di pediatria (su cui anche il sindaco Bettarini, presidente della Conferenza dei sindaci della Valdinievole, ha espresso perplessità e rammarico), sostituita con la sola osservazione breve, e di alcune specialistiche di chirurgia totalmente a Pistoia.

Ciò potrebbe creare rischi anche alla funzionalità del pronto soccorso, dotato ora di spazi adeguati, ma per il quale è fondamentale la maggiore dotazione di personale e l'integrazione con reparti di riferimento e appoggio attrezzati e funzionanti.           

Consci della necessità di razionalizzare, ma anche della perdita di eccellenze che ha subito e potrebbe subire Pescia, pensiamo che sia il momento della sensibilizzazione e mobilitazione per non consentire di scendere ulteriormente sotto il livello minimo necessario per garantire il giusto diritto alla salute dei cittadini della Valdinievole e mantenere le giuste motivazioni nel personale, altra eccellenza riconosciuta a Pescia.           

Non vogliamo che i risultati di riorganizzazioni inadeguate possano, presto, divenire giustificazioni per l'ulteriore riduzione o l'eliminazione di alcuni servizi, ma anzi siano motivo per il recupero dei servizi trasferiti e solo una forte mobilitazione potrà essere garanzia di ciò.           

I cittadini devono poter usufruire del nosocomio pesciatino senza doversi preoccupare delle parole taglio e riorganizzazione (che possono essere fatti in molte altre direzioni) perchè la salute è e deve rimanere il punto cardine anche di chi ha il compito di amministrare.           

Perciò il controllo e la mobilitazione non possono e non devono essere lasciati solo ai sindaci, ma riguardare anche i consigli comunali e soprattutto la popolazione tutta che pertanto è invitata a far sentire la propria presenza e la propria voce a chi dovrà prendere le prossime decisioni".