Quando ci fu la frana sulla Mammianese, all'altezza di S.Lorenzo, la Provincia ripristinò la regolare viabilità dopo oltre un anno e mezzo. Se questi sono i loro tempi armiamoci di tanta pazienza....

Assolutamente d'accordo con Blue Peter, semplicemente ridicolo prendersela con la pioggia che seppure copiosa in questo caso e' stata la classica "goccia" che ha fatto traboccare il vaso....
Il capo della struttura tecnica della provincia ci dovrebbe spiegare quale di queste ipotesi ricorre:
1) L'avvallamento evidente e profondo e' stato considerato una semplice buca da riempire?
2) Il problema era stato compreso ma per mancanza di fondi non si poteva intervenire per via ordinaria?
3) Per poter intervenire la burocrazia aveva necessita' dell'urgenza che scatta a seguito di una calamita'?
4) Altra ipotesi non contemplata nelle precedenti....

Sarebbe giusto ed utile che i cittadini fossero semplicemente informati di come funziona la macchina pubblica in un caso come questo e confidiamo che il Presidente della Provincia vorra' farlo.

In riferimento alla frana in Val di Forfora SP34 mi aggiungo agli interventi che mi hanno preceduto per insistere sul fatto che questa frana era assolutamente PRE ANNUNCIATA.

Si legge dal comunicato della Provincia di Pistoia Ufficio Infrastrutture e Viabilità che “ Il cedimento del muro di contenimento è stato probabilmente causato da infiltrazioni delle acque piovane, che hanno compromesso la struttura “.

Bene quel tratto di strada presentava un avvallamento da oltre due anni e che solo qualche mese fa, fine 2013, è stato fatto un intervento di mera rattoppatura come si può ben vedere dalle foto pubblicate dalla signora Eva Giuliani e che presentano ancora evidenti le tracce di catrame ancora scuro/fresco.

Vorrei sapere :

L’ufficio della Provincia di Pistoia che ha autorizzato quel lavoro di semplice maquillage, non si è accorto che il danno era ben più grave ?
E ancora : era ed è al corrente che sulla SP 34, nata come carrabile e adesso camionabile, transitano quotidianamente tir/bilici carichi di tonnellate di bobine di cellulosa ?

E’ questo il controllo e l’attenzione particolare sul territorio che le Provincie dovrebbero garantire?

Adesso ci troviamo a dover fronteggiare un intervento ben più oneroso in termini di costi e disagi, non solo per i cittadini che risiedono nei paesi della montagna ma anche per le attività produttive del settore cartario che si vedono al momento isolate.

A tutta la collettività il piacere di pagarne le spese.