Se l’amministrazione comunale, con il vicesindaco Franceschi, era andata giù dura nei confronti della gestione del cantiere di Pescia del Cosea, non è da meno la Cgil. E se il Comune aveva chiesto “un cambio di passo” alla società che gestisce la raccolta rifiuti, il sindacato è arrivato a presentare una denuncia contro ignoti per casi di mobbing che si verificherebbero all’interno del cantiere. Da un lato c’è la vicenda dell’assegnazione ad alcuni lavoratori di mansioni superiori a quelle che gli spetterebbero, per la quale sono ancora aperte tre vertenze legali. Ma accanto a questa ci sarebbero anche fatti più gravi, avvenuti da ottobre a oggi, che hanno portato il sindacato a rivolgersi ai carabinieri e presentare una denuncia verso ignoti. Silvia Biagini, segretario Fp Cgil, racconta al Tirreno  di come un mese fa uno dei delegati sindacali ha rinvenuto in cantiere, sopra il proprio armadietto, un cero da morto e lo considera un chiaro tentativo di intimidazione, di una forma anonima di pressione, che rendono però il clima nel cantiere pesante. Per questo ha incaricato lo sportello mobbing dell’ufficio vertenze legali di Pistoia di attivare le procedure del caso.