Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
Il candidato a sindaco Andrea Giuntoli interviene sul florovivaismo.
"Venerdì scorso ho assistito a un convegno organizzato dalla Cia dal titolo “Scenari del florovivaismo – dalla produzione alla commercializzazione” alla presenza dell’assessore regionale al ramo Salvadori. Se la finalità era avere risposte dalla Regione in merito alla crisi del settore e al futuro del Comicent-mercato dei fiori, al di là del merito dell’iniziativa e della buona volontà degli organizzatori, debbo dire che il convegno è servito a poco.
Nessuna risposta dall’assessore, che si è limitato a propinare la solita storia che gli imprenditori devono essere artefici del proprio destino, che è finita l’epoca dei finanziamenti a pioggia alle imprese, che il mercato è dentro le mura ma esiste come luogo “metafisico” commerciale soprattutto fuori, che il distretto floricolo interprovinciale svolge un ruolo fondamentale ed è l’interlocutore della Regione e così via.
Ovvero niente di nuovo rispetto agli ultimi anni. Ci si dimentica naturalmente di dire, oltre a non fare mai una sana autocritica, che la Regione è titolare della programmazione del settore e che il mercato è di proprietà della Regione stessa, che evidentemente ha la sola preoccupazione di affibbiarlo al Comune per poi liberarsi da ogni responsabilità.
Lo dico con chiarezza. Questo atteggiamento da parte dell’amministrazione regionale è inaccettabile; almeno fino a qualche anno fa le amministrazioni precedenti riconoscevano la crisi e si preoccupavano di attivare tavoli di concertazione regionali; oggi niente.
Probabilmente l’assessore avrà detto cose più interessanti alla cena privata a cui a partecipato dopo insieme ad alcune rappresentanze delle categorie economiche con l’altro candidato alle primarie, che notoriamente è più collegato di me alla giunta regionale presieduta da Rossi. D’altra parte si sa, i candidati renziani non sono così apprezzati sul territorio, perchè probabilmente parlano un linguaggio schietto di verità che il vecchio sistema di potere regionale e locale non vuol ascoltare.
Detto questo, ribadisco la mia posizione. La Regione Toscana insieme al Comune deve attivare un tavolo di concertazione con gli operatori (che sono ancora tanti in zona) e le categorie, per andare oltre il distretto floricolo interprovinciale che in questi anni ha prodotto poco o niente, e redigere un progetto che parta dalla necessità di fare sistema in questa realtà e concorrere, con progetti di sistema per l’appunto, all’ottenimento degli ingenti finanziamenti europei dei piani di sviluppo rurale (oltre 960 milioni di euro nei prossimi 5 anni) a disposizione della Toscana.
Progetto di sistema significa prevedere una vasta riqualificazione del processo produttivo con investimenti in innovazione, significa dotarsi di un marchio dei fiori e delle piante legato al territorio, significa rilanciare una manifestazione promozionale internazionale con il marchio “Biennale”, significa investire sul Mercato come centro di servizi alla produzione e commercializzazione, significa attrezzarsi sul piano del marketing per trovare nuovi canali di vendita che valorizzino le produzioni locali di eccellenza e qualità, se del caso attivandosi anche a livello di legislazione nazionale per tutelarle da una concorrenza subdola e sleale.
Naturalmente fino a quando non viene iniziato questo percorso complessivo di rilancio, la proprietà della struttura se la tiene la Regione e ci deve investire per adeguarla in termini di legge sulla sicurezza.
Ci sono sempre tante aziende in queste realtà che ci credono e tanti giovani che vi operano, questa rimane tuttoggi la prima economia della città. Dobbiamo ritornare a essere ambiziosi e pensare in grande. La politica ha questo compito e non può lasciare soli gli imprenditori".