La candidata a sindaco Tiziana Adele Scannella interviene su Tares e sistema di tariffazione.

"Un celebre aforisma di Margaret Thacher recita: “In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi a un uomo. Se invece vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna”.  Ho giurato a me stessa che un’azione imprescindibile sarà quella di non tenere mai più i cittadini all’oscuro di come sono stati re-distribuiti gli introiti derivanti dallo sfruttamento della discarica.

I cittadini e gli imprenditori devono sapere in dettaglio, euro per euro, come vengono re-distribuiti gli introiti derivanti dallo sfruttamento della discarica del Fossetto. È un dovere morale più che politico in quanto loro, i cittadini, sono i nostri datori di lavoro.

L’amministrazione non sa o non vuole rispondere alle mie domande in modo puntuale e preferisce evadere le risposte facendo passare i miei quesiti come una personale fissazione, un eccesso di zelo, non capendo che al contrario si tratta di un dovere nei confronti delle persone che me  lo stanno chiedendo.

A conferma di quanto sostengo, anche ieri ho assistito al solito copione di sempre: una mia interrogazione, risposte fumose ai miei quesiti, opposizione assente, la mia solita arrabbiatura, rinnovata volontà di andare in fondo a questa faccenda ribadendo “mai più comportamenti enigmatici!”.

I cittadini e gli imprenditori devono sapere per essere in grado di fare scelte consapevoli; questa è l’essenza della democrazia: potere del popolo, potere dal popolo e potere per il popolo. In quest’accezione il sindaco e l’amministrazione sono il mezzo per raggiungere il benessere della comunità, non sono il potere e non possono tenere all’oscuro i cittadini su aspetti così importanti.

In linea di principio, la democrazia non permette di tacere informazioni rilevanti ai cittadini; ma in questi cinque anni a Monsummano è andata davvero così?  Facciamo un test. Quante persone sanno che al Fossetto c’è un impianto di sfruttamento del biogas prodotto dai nostri rifiuti che frutta alla società di gestione il 96% dei ricavi provenienti dalla messa in rete dell’energia ed al comune solo il 4%? Quante persone sanno che ogni tonnellata di rifiuti in discarica proveniente da altri comuni è da questi ultimi pagata al Comune la cifra di euro 140/Ton.? Quante persone sanno a quanto ammontano  i proventi in bilancio derivanti dalla discarica e dal biogas? Quante persone sanno come sono stati re-distribuiti gli introiti della discarica?

La risposta è pochi cittadini e pochi imprenditori. Sicuramente sia cittadini che imprese sanno che questi soldi non sono serviti per pagare meno tasse (esempio Tares o Imu) e non sono serviti neanche per avere più servizi rispetto ai comuni limitrofi, che non hanno neanche la discarica attiva sul territorio.

A mio avviso, il problema è dovuto alle resistenze di un sistema che si è nel tempo incancrenito. Le poche persone che ne sono a conoscenza lo sono perché talvolta una parte della stampa locale ha pubblicato i contenuti delle interrogazioni che ho fatto in questi cinque anni di consiglio comunale, anche andando contro ai  precetti del mio ex gruppo politico di opposizione che alla fine ho dovuto abbandonare per divergenze con i modi di gestione dei dirigenti locali e provinciali.

Adesso, forte dell’esperienza maturata in questi anni in consiglio comunale, sono convinta sia giunta l’ora di mettermi in gioco e di convincere gli elettori che è arrivato il momento di dire tutti insieme, come comunità: mai più a questo modo di trattare il cittadino e gli imprenditori. Questo è il mio slogan elettorale. Questo è il motivo perché ho deciso di mettermi in gioco, da mamma, da cittadino, da politico. Questo è il motivo per cui nel mio programma si troveranno solo cose concrete, essenziali. Niente propaganda sommersa di cose ultrafantascientifiche e irrealizzabili, se non con qualche milione di euro a disposizione e sempre dipendendo nelle scelte da altri soggetti istituzionali sovra comunali".