Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Visto che molti ex amministratori si sbilanciano in disquisizioni qualunquiste e faziose, vediamo come doveva essere affrontasta la possibile chiusura per sanare quel sito franoso.
Iniziando dalle imprese .....
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Reduce da una stagione da montagne russe, partita con la dolorosa rinuncia alla Serie A maschile, Riccardo Fedi dà uno sguardo generale alla stagione della propria società.

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Ben 24 podisti della Silvano Fedi hanno tagliato il traguardo più ambìto, quello dei 50 chilometri in piazza delle Piramidi all’Abetone.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di ufficializzare l’accordo, di durata annuale, con l’ala Elijah Childs che farà parte del roster biancorosso per la stagione 2024/25 in Lba.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi.

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Il 30 giugno, sull’Appennino Pistoiese, riapre al pubblico Oca Oasy contemporary art and architecture.

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di Sissy Raffaelli

Oroscopo luglio 2024.

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Segno del mese.

Se avete Perdite occulte sulle vostre tubazioni, abbiamo sempre .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
MONSUMMANO
Scannella e Miglianti: "Sindaco spieghi perché vuole allargare la discarica"

23/10/2012 - 17:21

Pubblichiamo il testo di una interrogazione presentata al sindaco da parte dai consiglieri comunali Tiziana Adele Scannella e Sergio Miglianti.

"Premesso:

Che  la chiusura dell'attuale discarica denominata del Fossetto, poiché in via di esaurimento, era prevista per il 2013;
Che in realtà, nei primi mesi di quest'anno, l'amministrazione comunale ha presentato domanda alla Provincia di Pistoia finalizzata all'ampliamento della discarica, mediante la realizzazione di una nuova vasca, cambiando così  in corso d'opera la sorte dell’impianto del Fossetto, mediante una scelta politica tanto scellerata quanto anacronistica e anti-ecologica, che condiziona pesantemente l'equilibrio dell'ambiente e del territorio, ed influisce pesantemente sui destini di un'azienda confinante che dà lavoro ad un centinaio di persone con la propria produzione cartotecnica;
 Che le discariche, dal punto di vista squisitamente finanziario, determinano ingenti guadagni alle società che le gestiscono (e a tutti coloro che vi sono comunque collegati) negli anni in cui accolgono rifiuti - che nel caso in questione provengono non solo dal Comune di Monsummano, ma anche da quelli limitrofi -  ma nel momento in cui esauriscono la propria attività si trasformano in costo, sempre elevato e non solo in termini economici;
Che per questo molto spesso le amministrazioni pubbliche preferiscono prorogare la chiusura di questi impianti in modo da procrastinare i problemi economici, garantendo lauti guadagni ai gestori, ma andando inevitabilmente incontro ad un aumento delle problematiche ambientali;
Che in molti casi le amministrazioni locali si trovano costrette ad affrontare le inevitabili problematiche che si verificano nella fase successiva alla cessazione dell’attività della discarica, che sovente si protraggono per lungo tempo con dispendio di risorse economiche ed umane ingenti, per cui - come pare il caso dell'amministrazione di Monsummano - si preferisce optare con opere denominate di recupero e/o di bonifica, ma che in realtà sottintendono la riapertura o addirittura l'ampliamento delle discariche, rimandando sine die una risoluzione più congrua ed attenta agli interessi della salute dei cittadini e all'avanguardia con gli attuali sistemi di riciclaggio dei rifiuti;
Che la domanda di ampliamento della discarica del Fossetto appare in netto contrasto con il prossimo inizio della raccolta differenziata porta-a-porta, proprio perché quest'ultima - come è stato esaurientemente illustrato dal gestore del servizio in occasione di molteplici incontri pubblici con i cittadini - verrà trattata in appositi centri di raccolta;
Che dunque, la prospettiva che il Comune si accinga a trasformarsi in comune virtuoso per la raccolta differenziata si scontra pesantemente con la prospettiva di restare il raccoglitore dell'altrui immondizia, al solo scopo di farne un business, rimandando il problema - che comunque rimane - del reale recupero e di una bonifica non fittizia, ma permanente;
Che dell'ampliamento della discarica del Fossetto e dunque del perdurare della sua apertura se n'è parlato purtroppo poco: solo una lista civica pistoiese ha sollevato il problema la scorsa estate a mezzo stampa, mentre l'azienda confinante con la discarica, che peraltro da questo ampliamento soffrirebbe ulteriori ingenti danni oltre a quelli che già sta patendo, conduce una propria battaglia anche sul fronte legale;
Che in sede regionale, un partito - che non è rappresentato in consiglio comunale a Monsummano - ha presentato nei giorni scorsi all'assessore all'ambiente Bramerini un'interpellanza orale;

Considerato:
 
·         che per la discarica del Fossetto, che ad oggi ha raccolto gran parte dell'immondizia della Valdinievole, era prevista la chiusura in quanto ormai esaurita per l'anno 2013;
·         che per il Comune di Monsummano Terme è prevista dal mese di novembre la raccolta porta-a-porta, con obiettivi ambiziosi, a cominciare dall'eliminazione dei cassonetti e dal raggiungimento di percentuali molto alte per la differenziata (85-90%) in una città che si distingue per le discariche abusive in prossimità delle cosiddette piazzole ecologiche (area cassonetti) peraltro non controllate, né monitorate e dove ad oggi la raccolta a domicilio è limitata a carta e cartone con cadenza soltanto quindicinale;
·         che l'ampliamento della discarica servirà quindi solo per i Comuni non virtuosi della Valdinievole che hanno sempre portato a Monsummano i loro rifiuti e le cui amministrazioni non hanno saputo affrontare il problema per tempo, preferendo il male peggiore per la città di Monsummano;
·         che peraltro il male peggiore per Monsummano, lo smaltimento dei rifiuti, non si è rivelato come a Peccioli un business comunale  che beneficia tutti i cittadini, ma un business ad esclusivo vantaggio del gestore (che potrebbe a pieno diritto affermare pecunia olet, contrariamente all'antica locuzione latina);
·         che l'annunciato progetto di bonifica e recupero dell'area attualmente occupata dalla discarica dovrebbe essere illustrato e discusso in sede di assemblea pubblica, poiché riguarda un recupero che coinvolge direttamente la cittadinanza e la salute pubblica, e dovrebbe coinvolgere anche li organi preposti alla tutela della salute pubblica e del territorio (ad es. ASL e Arpa);
·         che il predetto progetto dovrebbe essere garantito da una copertura finanziaria, ad oggi non conosciuta così come il progetto medesimo, se non per alcune generiche dichiarazioni che vorrebbero riqualificare la zona a parco, in realtà già pesantemente deturpata e sicuramente peggiorata in sede di ampliamento,  attraverso un non meglio specificato recupero paesaggistico ed ambientale
·         che si prevede dopo l'ampliamento, la continuazione dell'attività di discarica per almeno altri 7 (sette) anni;
 
Valutato:

che attualmente il funzionamento della discarica presenta un indubbio impatto ambientale negativo, poiché interessa il suolo  e le falde acquifere e per il persistere di miasmi che provengono dalla stessa e che pervadono l'aria non solo del territorio denominato Fossetto, ma che si estendono per vari chilometri;
che il progetto relativo all'ampliamento prevede la deviazione del rio Petraie per essere immesso nella parte a sud del rio del Carro, in pieno contrasto con quanto le recenti alluvioni in varie parti d'Italia hanno insegnato e cioè che i corsi d'acqua non vanno deviati a proprio piacimento;
che la presenza della discarica coincide con l'aumento nefasto di fauna cosiddetta opportunista: si segnalano colonie di gabbiani e piccioni e roditori che minano pesantemente non solo la fauna presente nel Padule, ma rendono pericolosa l'area con la loro presenza e le loro deiezioni;
che l'ampliamento nulla ha a che vedere con il recupero di un'area da bonificare e sanificare per la tutela dell'ambiente e della cittadinanza, ma appare come un tentativo di tenere in vita una discarica dichiarata ormai in esaurimento;
che non si comprendono i criteri di valutazione della scelta di ampliamento, in virtù della vicinanza con il Padule di Fucecchio, il cui sensibile eco-sistema viene esposto a seri pericoli di compromissione per quanto attiene la fauna e la flora ivi presenti;
che l'azienda attualmente confinante con la discarica corre pesanti rischi per il proprio futuro produttivo, soprattutto in considerazione di futuri possibili ampliamenti, di cui il Comune di Monsummano era ben a conoscenza

Invita
l'amministrazione comunale, il sindaco e l'assessore all'ambiente

a informare la cittadinanza, il consiglio comunale e la sottoscritta sullo status dell'iter procedurale espletata in merito dall'amministrazione e presentato alla Provincia di Pistoia, competente in materia in quanto la discarica è inserita nel Piano Interprovinciale di gestione rifiuti;
a illustrare quali criteri di opportunità spingono l'amministrazione a perseguire la scelta di ampliamento della discarica, posto che il Comune di Monsummano si accinge ad  iniziare il sistema di raccolta differenziata porta-a-porta;
ad illustrare gli attuali dati di impatto ambientale (concentrazione di piombo,  arsenico ed altri metalli derivati dalla discarica nelle acque sotterranee, e nel sottosuolo)
ad illustrare i dati previsti di impatto ambientale (derivati dall'impianto di trattamento biologico aerobico, di trattamento percolato, dal processo di mineralizzazione di rifiuti in discarica, ecc.) con il previsto ampliamento del bacino ricettivo
ad illustrare i dati previsti derivati dall'eventuale recupero di bio-gas a fini energetici  con il previsto ampliamento della discarica
a fornirci chiarimenti a garanzia della tutela dell'ambiente, della salute pubblica dei residenti e delle maestranze dell'azienda confinante con la discarica (anche mediante statistiche sull'incidenza di malattie tumorali o altre patologie che comunque  possono essere riconnesse alla vicinanza della discarica)
a fornire di concerto la piena assunzione di responsabilità per questa operazione di ampliamento
a fornirci chiarimenti sugli step successivi al paventato ampliamento della discarica (il tipo di cantieri che si intendono realizzare, la qualità di terra che verrà movimentata sul territorio interessato, l'impatto conseguente l'inevitabile fronte collinare artificiale sul paesaggio), auspicando che la decisione sulla vita dell’impianto sia presa nell’interesse pubblico, che vengano valutati seriamente ed in modo approfondito i possibili piani alternativi al nuovo conferimento in discarica di ulteriori rifiuti, e che in tutto questo la volontà delle popolazioni interessate sia tenuta adeguatamente in considerazione, specialmente se silenziosa e indifesa.

Tutto quanto sopra richiesto in nome della coscienza dei cittadini, che deve essere  mantenuta sveglia e attenta e in virtù del nostro incarico di rappresentanti eletti dal popolo".

 
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