Gli studenti dell’Istituto Agrario visitano la zona di ripopolamento e cattura voluta e gestita principalmente dalla Federcaccia di Pescia. L’associazione venatoria pistoiese dà lezioni faunistiche. Chi pensa ai cacciatori molto spesso ha in testa uno stereotipo assolutamente sbagliato. In pochi, infatti, potrebbero pensare che i cacciatori e la loro associazione più rappresentativa, la Federcaccia, hanno un animo sensibilissimo e sono attentissimi alla gestione della fauna, tanto da poter dar lezioni a un’intera scolaresca. Eppure è ciò che è recentemente accaduto. Gli studenti dell’istituto Agrario di Pescia, proprio in questi giorni, hanno effettuato un sopralluogo sul campo, visitando la Zrc (zona di ripopolamento e cattura) locale.

L’iniziativa è stata coordinata da Federcaccia Toscana e dall’Itas (Istituto tecnico agrario) e seguita dal professor Di Napoli. Si è trattato di una prima serie di lezioni di gestione faunistica, alla quale hanno preso parte due classi della quarta Itas. E che ovviamente avranno un seguito.

Durante la visita guidata tutti gli studenti hanno apprezzato quanto spiegato loro e partecipato attivamente al sopralluogo effettuato nella zona di ripopolamento e cattura di lepri, in località Marzalla. L’area è gestita in modo eccellente dalla sezione Federcaccia di Pescia.  Gli studenti erano assistiti da Federico Picciolli dell’Atc 16, veterinario e responsabile del "progetto lepre", da Leonardo Gori, docente  tecnico faunistico della scuola e dal responsabile della Zrc Graziano Lunardini.

All'interessante esperienza, hanno presenziato il presidente provinciale Fidc di Pistoia, Giovanni Pratesi e il presidente della sezione pesciatina, Luciano Nardini accompagnato dal suo prezioso staff di volontari che segue con cura e attenzione la zona in questione.