"Hanno fatto tutto di nascosto in casa nostra e noi veniamo a saperlo solo ora!". Parte da qui la protesta di alcune famiglie a Vergine dei Pini, che ieri hanno visto arrivare i responsabili della cooperativa sociale che si occuperà dell’accoglienza ai profughi. La data d’arrivo, il numero e il tipo di profughi che occuperanno l’abitazione privata sono ancora da stabilire, ma la permanenza a Vergine dei Pini sarà di 6-12 mesi. Questi nuovi arrivi, dice un residente alla Nazione, stravolgeranno la loro vita perchè sono abituati a lasciare le porte aperte e ad assistersi l’un l’altro ma non conoscendo questi nuovi vicini temono per la loro incolumità e per la sicurezza. Insomma, i profughi a Vergine dei Pini non sono graditi. «Noi non vogliamo problemi qui – dicono in coro gli abitanti, a loro volta famiglie di immigati, ma dal Sud Italia – ci sono persone anziane e ragazze adolescenti e abbiamo saputo che arriveranno 6 uomini dai 20 ai 30 anni che la notte saranno lasciati soli». A Monsummano tempo fa già erano arrivati 5 ragazzi che hanno imparato le regole della comunità, la lingua italiana e hanno fatto un percorso di tirocinio lavorativo. Secondo i responsabili del progetto i residenti si accorgeranno che non hanno nulla da temere anche perché si tenterà di mettere qui famiglie con bambini. L’assessore al sociale Luca Buccellato risponde alle accuse dei residenti dicendo che il Comune non c’entra, è una questione tra privati.