Il vicesindaco Ennio Rucco replica a un articolo apparso ieri su "La Nazione" e parzialmente ripreso dal nostro giornale online in rassegna stampa.

"Ho letto con viva preoccupazione l'articolo uscito ieri sul quotidiano "La Nazione" relativo a una relazione del collegio sindacale che viene fatta passare come una volontà dei vertici aziendali e che in realtà non rappresenta in alcun modo la realtà societaria relativa all'anno 2014.

Quanto pubblicato è ancor più grave se pensiamo che stiamo parlando di una S.p.A, che a mio giudizio dovrebbe seriamente pensare di tutelarsi nelle sedi opportune, a partire da una reazione comunicativa rispetto a notizie su un bilancio aziendale annuale che ancora non esiste.

Iniziamo dai contratti di solidarietà: al riguardo nessuna decisione è stata assunta e il probabile sblocco del mutuo sarà propedeutico alla concretizzazione di altri progetti, come quello della Salute, che permetteranno di evitare il ricorso allo strumento della riduzione dell'orario lavorativo. Ad ogni modo, il Pd non permetterà il ricorso ai contratti di solidarietà se non a fronte di nuove prospettive aziendali, adesso possibili dopo la sciagurata privatizzazione e l'insensato piano industriale del 2008.

Rispetto al bilancio del 2014, l'articolo dice che "toccherà al Comune mettere mano al portafogli". Non si capisce in base a quali informazioni il giornalista supponga questo e non si capisce come mai egli non rammenta il fatto che il Comune ha versato circa 5 milioni alla partecipata, uno sforzo eroico se mettiamo a confronto la grandezza del socio Regione rispetto al socio Comune.

In ultimo, il giornalista parla di "Leopoldine dimezzate" e "senza un proprio parcheggio", evocando nel lettore una percezione negativa a fronte di un approccio che invece è molto pragmatico: intanto apriamo la piscina, poi il resto, o vogliamo continuare a fare i gradassi senza poi riuscire ad aprire una piscina dagli anni '90 a oggi? Anche rispetto al parcheggio mi sfugge su quali basi venga dato per scontato che questo non ci sarà.

Le Leopoldine non saranno dimezzate, dimezzata è la solita informazione negativa, ombrosa e sistematicamente avversa alla città, che richiede continui interventi di riequilibrio".