Bruno Ialuna sulle polemiche sul Museo Mo.c.a.

"Capisco che siamo a meno di una settimana dalle elezioni. Capisco che Riccardo Sensi cerchi visibilità per diventare Sindaco. Ma non ho compreso la sua uscita alla Confesercenti in cui ha dichiarato il Moca uno spreco di risorse pubbliche. Che lo dicano gli “Amici? di Montecatini” passi, ma che lo dica lui, persona che stimo e che è stato in passato Assessore alla Cultura mi ha davvero stupito.

La realizzazione del MO.C.A. è costata 120 mila euro alle casse comunali, 180 mila di fondi europei (dei quali tutti parlano ma nessuno è capace di prendere…) e 40 mila della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia, che sono serviti prima di tutto a risanare uno spazio che nella primavera del 2009 era invaso da topi e piccioni.

Oggi, dopo un anno e mezzo, il MO.C.A. possiede una collezione di oltre 200 opere di artisti internazionali, valutabile tranquillamente intorno ai 250 mila euro, grazie alle donazioni di artisti e privati cittadini. Capisco che forse questa è una pecca dell’Amministrazione Bellandi, in una Città dove in passato i quadri invece sparivano… 

Se poi in caso di vittoria del centrodestra Sensi vorrà chiudere il MO.C.A. lo  faccia pure. Spiegherà lui ai 17000 visitatori, ai ragazzi delle scuole a alle famiglie che sono passati dalla galleria il perché. Sappia anche che io  darò pure una mano alla chiusura: sono disposto  a rimborsare al Comune  i 120 mila euro spesi in cambio della collezione che ho raccolto in quindici mesi.

Perché  una differenza culturale fra le coalizioni che si presentano alle amministrative c’è. La differenza in fondo è semplicemente nell’avere l’idea di Cultura o meno, ed offrire Cultura o meno. E sta fra chi considera le persone di questa città solo come votanti o clienti, e chi invece pensa che i  montecatinesi siano persone che hanno un cuore, un cervello ed un’anima e cercano in un libro, in un quadro, in un film, in una musica qualcosa per vivere meglio e per migliorare se stessi. Cosa che solo con la Cultura si può fare".

Bruno Ialuna