Nicoletta Giovannelli, presidente dell'associazione culturale "La Fabrica & Montecatini", intervine per commentare l'ultima operazione antidroga della polizia.

"È l’alba, un elicottero che vola sopra la mia casa mi impedisce di  dormire. Il rotore spezza l’incanto del silenzio mattutino e dunque, abbastanza incuriosita e contrariata, m’affaccio: si tratta della polizia. Mi smanico per salutare mentre sorvola, lo faccio fin da piccola: chissà se mi avranno mai visto.

Ho pensato che se girano sopra i tetti, qualcosa deve essere successo. Speriamo niente di grave, mio marito è uno di loro e so bene quanta fatica compie quotidianamente, per avere di ritorno veramente poco o nulla, specie se comparato al rischi e al tempo trascorso in strada. Poi esco e malauguratamente trovo due sciocche signore che si lamentano del frastuono, del traffico interrotto a causa dallo scorrazzare delle pattuglie ‘Volanti’.

Ecco, voglio dire due cose a queste persone. La prima: stamani l’elicottero Agusta Alfa 109 della polizia di Stato era pilotato da una donna, agente di polizia in servizio a Firenze. Colgo l’occasione per far presente con orgoglio che questo agente è socio onorario della associazione culturale che presiedo, La Fabbrica & Montecatini: per ovvi motivi taccio il nome. Una donna in servizio a cui ogni altra donna dovrebbe rispetto e stima, per il lavoro che fa e per il rischio che corre.  Una donna in divisa, che non fa pesare il suo ruolo, e in  borghese appare semplice, umile, riservata, ma che opera con determinazione e competenza e applica efficacemente la sua preparazione e la conoscenza di teorie aerodinamiche, fisica e meccanica. Non posso svelare il suo nome ma il suo aspetto sì: bionda, occhi chiari, aspetto quasi minuto, eppure forte e determinata, conscia di sé.

La seconda cosa che intendo dire è questa: noi cittadini non dovremmo dimenticare mai che le forze dell’ordine lavorano al nostro servizio e  che stamani a Montecatini decine di agenti – donne e uomini -  hanno fatto un blitz per la nostra salvaguardia e tutela, sgominando una banda di trafficanti di droga. Ci lamentiamo della criminalità, della malavita, di soggetti strani che vivono in città, di gente che delinque, di atti violenti, di presenze camorristiche o mafiose e così via e poi, quando si riesce ad avere una presenza attiva ottenendo per giunta  dei risultati, ci permettiamo di fare lamentele per il rumore di un elicottero.

Nel rinnovare il mio personale ringraziamento a tutti gli operanti, e ovviamente in modo particolare alla nostra elicotterista associata, stigmatizzo l’incongruenza di taluni che invocano sicurezza e poi vorrebbero regolamentarla a proprio uso e consumo anche orario.

Non è certo questo il sostegno dovuto per operazioni che dovrebbero essere giornaliere, al fine di riportare Montecatini -  così come qualsiasi altro luogo - alla tranquillità e alla vivibilità per le quali una cittadina turistica si dovrebbe distinguere".