I consiglieri comunali Luca Biscioni e Giampaolo Pieraccini (Forza Italia) scrivono al presidente del consiglio comunale.

"Abbiamo appena ricevuto la convocazione per il consiglio comunale e riteniamo opportuno, a futura memoria, formulare alcune utili riflessioni. Indire il consiglio per le ore 16 in prima e le 17 in seconda convocazione di un venerdì lavorativo di metà luglio è sicuramente un atto legittimo, ma comunque assai singolare.

Ovviamente non diciamo questo per smania di partenza vacanziera, o per pregressi impegni ambulatoriali. Abbiamo scelto di fare i consiglieri comunali e riteniamo che il rispetto del mandato abbia la precedenza sul piccolo cabotaggio del quotidiano.

Ciò che ci spinge a scrivere sono le motivazioni che ella ha addotto nel presentare questa scelta: festeggiamenti del Pd per la vittoria elettorale e impegni conviviali del sindaco in quel del Mefit danno una impressione di svilimento del suo e del nostro ruolo. Si festeggi e si banchetti pure, magari scegliendo giorni e orari diversi per celebrare il consiglio e mettendo in tal modo tutti i consiglieri nella condizione di partecipare agevolmente.

Vede, presidente, non stiamo facendo una questione di stato per una cosa in fondo non drammatica: semplicemente vogliamo mettere subito le cose in chiaro.  Il presidente del consiglio è una figura di garanzia per tutti i componenti l'assemblea. A lui tocca tutelare il decoro e la dignità. Conoscendola da sempre non pensiamo che ella voglia essere il portaordini dei molti lati che compongono la maggioranza.

Siamo sicuri che con il suo futuro comportamento si allineerà al prestigio di un mandato che non si presta certo a lottizzazioni politiche e ci darà modo di corrisponderla adeguatamente".