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Fiori, Pinocchio, ma anche terme e case coloniche: tanti gli spunti dalla riunione in vista di Expo 2015

24/7/2014 - 20:33

«Ci sono tantissime aspettative sull'Expo di Milano e bisogna stare attenti a non alimentare illusioni e a non progettare iniziative che non siamo pronti ad affrontare e gestire bene. È essenziale dunque fare sistema. Una capacità che dovrà permanere in seguito nell’affrontare le sfide future, ad esempio sui fondi europei disponibili per lo sviluppo. Per cui bisogna che la cabina di regia regionale resti in piedi anche dopo». Come dimostra il caso di Pinocchio, «un simbolo mondiale che non siamo stati capaci di promuovere adeguatamente», oggi «il livello strategico ottimale è quello regionale», per vari motivi, non ultimo che «le provincie non ci saranno più e i comuni dovranno associarsi per farcela economicamente». Infine, occhio a non esagerare nella comunicazione di troppe cose, perché in Toscana le eccellenze sono tantissime e si rischia di generare rumore per eccesso di informazioni.


E’ il messaggio di Oreste Giurlani nel suo intervento di chiusura dell’incontro di ieri a Villa Garzoni a Collodi (nel comune di Pescia di cui è sindaco), organizzato in collaborazione con la fondazione nazionale Carlo Collodi e con il Mefit (Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia) per presentare la strategia di avvicinamento della Regione Toscana verso l’Expo milanese e per raccogliere i suggerimenti locali nel territorio pistoiese. Incontro a cui sono intervenuti, oltre all’assessore toscano all’istruzione Emmanuele Bobbio e ad alcuni esponenti della cabina di regia regionale, sindaci ed esponenti delle categorie economiche della provincia pistoiese, e che aveva come fili conduttori tematici, come ricordato da Giurlani in apertura di lavori, Pinocchio con il suo parco di Collodi, il super distretto del verde comprensivo del vivaismo ornamentale pistoiese e della floricoltura pesciatina-viareggina, e le terme.


Dopo il saluto iniziale di Giurlani, sono stati proiettati tre video promozionali della Regione Toscana in vista della partecipazione all’Expo 2015. In uno di essi, dedicato al “buon vivere toscano”, il messaggio centrale della campagna pubblicitaria, i tratti peculiari della toscanità, o “Tuscan lifestyle”, sono recitati dalla splendida voce narrante fuori campo di Gabriele Lavia. In un altro video una serie di personaggi toscani famosi, intervistati, dicono quali sono le peculiarità della nostra regione e quali le cose che assolutamente non devono mancare nella valigia promozionale per l’Expo. Così Panariello ha ricordato che «la Toscana è armonia», mentre Zubin Mehta ha citato «the courage not to change (il coraggio di non cambiare)», e altri testimonial, fra cui Giovanni Veronesi e Lucia Poli e Francesco Gurrieri, hanno messo a fuoco ulteriori importanti caratteristiche toscane da segnalare al mondo, fra cui: il Chianti, gli olivi e l’olio extravergine, i tramonti sul mare, la pietra serena, la varietà di colori, le voci dell'artigianato ecc. ecc.


Nel suo primo intervento di introduzione alla tavola rotonda aperta alle proposte locali, l’assessore Emmanuele Bobbio ha detto fra l’altro di apprezzare «la figura di Pinocchio perché significa anche capacità di correggersi». «Non sono d'accordo – ha poi aggiunto - con l'idea del Maestro Mehta che la Toscana sia coraggio di non cambiare, perché la Toscana ha invece saputo farlo».


«Noi abbiamo le terme e la nostra ospitalità – ha detto il sindaco di Montecatini Giuseppe Bellandi -. Qualunque cosa facciamo, dobbiamo ricordarci di presentarci seguendo le nostre vocazioni». E fra queste ne ha voluta citare una forse meno battuta: «il pane».


L'assessore alla cultura di Pescia, Barbara Vittiman, ha osservato anche che bisogna puntare alle eccellenze del mondo della ricerca e della cultura contemporanea, non solo al passato. E Pescia deve portare all’Expo pure tutto ciò che è collegato al mondo della carta e dell'industria cartaria antica e presente.


L’amministratore di Mefit, Franco Baldaccini, ha ricordato le possibili sinergie fra Pinocchio, il parco europeo della fiaba a Collodi e Pescia come città dell'infanzia, da un lato, e l'universo del #florovivaismo. E ha poi sottolineato i vantaggi di un super distretto del verde che unisca i distretti vivaistico-ornamentale pistoiese e floricolo pesciatino-viareggino (vedi discorso dell’amministratore di Mefit).


Mentre Renato Ferretti, in rappresentanza del distretto vivaistico ornamentale pistoiese, ha detto che bisogna progettare qualcosa di nuovo, in cui si mettano insieme tutte le eccellenze che ci sono (dal patrimonio sul territorio, alle produzioni vivaistiche e floricole e non solo), ma senza fare una semplice somma di esse, perché prese una per una non sono così attraenti e a renderle uniche è l’insieme. Ci vuole quindi un progetto originale nel segno dello slogan «Con Pinocchio per il verde».


Tra gli intervenuti anche Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia, che ha messo in evidenza come il florovivaismo pistoiese abbia la capacità di «vestire il paesaggio», citando una nota manifestazione della provincia di Pistoia. Ma per Tropiano, che ha ricordato l’importante investimento di Coldiretti sullo stand all’Expo milanese, «bisogna avere la capacità di esportare tutto il territorio e tutta l'agricoltura», non solo le produzioni florovivaistiche.


Il messaggio da lanciare alla fiera internazionale milanese, secondo la vicesindaca di Piteglio Pamela Giani, è la varietà della toscana, del paesaggio e non solo. Da mettere in risalto e valorizzare, per Pamela Giani, anche «la casa colonica», come ricettacolo della tradizione ma anche di alcuni elementi innovativi e di una sana relazione fra cultura e natura. Mentre Aldo Guerra, del tavolo regionale per l'Expo, ha messo in luce fra l'altro che Pinocchio, noto per le bugie e il naso che si allunga, può essere utilizzato in maniera intelligente come testimonial nella lotta contro i falsi prodotti toscani. Inoltre Pinocchio, una marionetta che si trasforma poi in bambino, può veicolare bene anche l'idea dell'innovazione e della Toscana che si evolve.


Massimo Puccinelli, rappresentante di Confindustria e in particolare del settore turistico, ha affermato che «per noi è importante portare un po' di gente a Pistoia. Abbiamo un progetto di promozione territoriale che abbraccia tutta la provincia attraverso 5 itinerari». E poi ha aggiunto che «sarà importante che le aziende in quel periodo tengano le porte aperte» al mondo. Mentre Luca Magazzini, dell'associazione vivaisti pistoiesi, ha detto, un po’ in controtendenza, che bisogna che solo le aziende migliori del territorio si mettano insieme e si presentino così, come aziende, anche a prescindere dal bel contesto territoriale, perché i partecipanti esteri all'Expo avranno poco tempo a disposizione e c'è molta concorrenza. Osservazione a cui si è contrapposta implicitamente Alessandra Bartolozzi della Confesercenti, che ha sostenuto invece l'importanza di «portare opinion leader stranieri sul territorio».


Il segretario della fondazione nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi, ha tra l’altro ricordato quanto leggere bene il testo ‘Le avventure di Pinocchio’ di Lorenzini aiuti a capire la Toscana. Secondo Pier Francesco Bernacchi è molto importante come ci presentiamo. E, a questo proposito, visto che il distretto vivaistico è all'avanguardia nell'arte topiaria, ha proposto: «perché non fare una mostra allestimento di questa disciplina qui nel giardino di Villa Garzoni?».


Infine, nell’ultimo intervento della tavola rotonda, prima della chiusura di Giurlani, l'assessore Bobbio, ha spiegato il modo in cui è articolato il piano di promozione della Regione Toscana, che potrà contare su un portale web dedicato e altri canali di comunicazione social, e prevede tante iniziative, fra cui ricette toscane, itinerari, partenariati ecc. «Sono d'accordo – ha concluso - sulla necessità di proporre qualcosa di nuovo, non una semplice sommatoria di elementi già noti, purché lo si faccia all'interno di un progetto unitario» di livello regionale.

Fonte: Diade
 
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26/7/2014 - 22:14

AUTORE:
roberto

Chiedo scusa della mia ignoranza, ma non vedo proprio cosa centri Pinocchio, le case coloniche, le cartiere, la carta, le camelie di Lucca e i vivai di Pistoia , io credo che siamo fuori del seminato, all'expo 2015 di Milano si parlera'del cibo e della fame nel mondo, di come alimentare i bambini durante l'infanzia per non cadere nell'obesita' malattia dovuta all'opulenza. Credo che Di Pinocchio se ne faccia una speculazione per vendere questo e quel prodotto che porti business nelle tasche dei piu' scaltri, e non per rilanciarlo sul mercato europeo, casomai Pinocchio puo' rappresentare il mondo di un tempo, dove esisteva la fame e dove lui stesso era tanto magro dalla stessa. IL SUO ruolo è UN INSEGNAMENTO a mangiar poco . Credo che il nostro sindaco Oreste, dovra' essere presente a Milano con Pinocchio accanto, per dare stimolo a quanto sopra detto. Chi vuole usare il logo di Pinocchio da mettere sui suoi prodotti, credo che debba pagare al comune una bella tassa di sponsor,( pinocchio )per i prodotti presenti in fiera 2015. Il rilancio vero di Pinocchio, credo che debba essere fatto con un vero progetto ben diverso.

25/7/2014 - 22:45

AUTORE:
roberto

Come modesto cittadino del comune pesciatino, non posso fare a meno di fare alcune considerazioni di quanto è emerso a collodi e considerando il post di cui sopra. Non si è ancora capito che a collodi attualmente come stanno le cose, ha un turismo mordi e fuggi si è no. Non si è ancora capito che il progetto Pinocchio orami fermo da ben 12 anni, non decolla perché non c'è mai stata la volontà di farlo decollare politicamente dalle amministrazioni che si sono avvicendate, sia per mancanza di denaro sia per regioni legate a decisioni politiche. Detto questo il parco di Pinocchio è tutto da rifare strutturalmente, occorre investimenti soprattutto stranieri per rivivere tutta la storia del burattino in maniera animata, occorrono strutture ricettive, parcheggi, campeggi piscine e giochi vari per bambi, sicuramente cosi' avremo un turismo di relax e di sosta dei turisti, come se fossero in villeggiatura. E' inutile invocare il museo della carta, le coloniche, le piante di Pistoia o di Lucca o il miele non si sa di dove. Tutto e' business, ma solo di contorno, il vero promotore di tutto è la storia di Pinocchio, il futuro conta ben poco per il momento