Il Movimento 5 Stelle interviene dopo le nome delle commissioni consiliari.

"Va bene fare opposizione, a patto che la maggioranza sia d'accordo. Pare questo il "leitmotiv" con il quale il Pd avvia questa nuova legislatura. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta del nuovo presidente della commissione partecipate, individuato dalla maggioranza contro il parere della minoranza.

Lo statuto prevede la presidenza affidata alla minoranza per una sorta di garanzia nel controllo dell'operato della maggioranza, ma se quella carica è nominata con i soli voti della maggioranza stessa, quel compito è garantito? Ma che cosa è successo con precisione?

In questi giorni si sono formate le 8 commissioni consiliari; secondo lo statuto comunale, la presidenza di due commissioni (nello specifico, la commissione "società partecipate" e la commissione "statuto e regolamenti") viene assegnata a un consigliere di minoranza ed è prassi ormai consolidata che il presidente sia scelto direttamente dalla minoranza e accettato dalla maggioranza.

Questa volta le cose sono andate diversamente: la minoranza aveva individuato il consigliere del Movimento 5 Stelle Cristiano Berti come presidente della commissione "Società Partecipate" ma in commissione, la maggioranza ha forzato la mano, fatto valere il suo peso politico e scelto Silvia Motroni senza ascoltare quanto suggerito dai consiglieri di minoranza.

La motivazione? La scelta di Cristiano Berti aveva trovato d'accordo "soltanto" 3 dei quattro capigruppo della minoranza ma viene da chiedersi, perchè uno dei capigruppi non si è trovato d'accordo? Forse perchè aveva già avuto rassicurazioni da parte del Pd sul voto in suo favore? Ancora, viene da chiedersi: perchè questo cambiamento? Che cosa c'è nella commissione partecipate (tra le quali, si ricordano, le Terme, la Montecatini Parcheggi, la Società della Salute) che non è bene dare in mano al Movimento 5 Stelle?

Il percorso è appena iniziato ma già il Pd ha perso l'occasione di dimostrarsi trasparente e vicini ai cittadini".