Il coordinatore comunale di Forza Italia, Marco Silvestri, interviene dopo i primi 100 giorni della nuova amministrazione Bellandi.

"Sono passati circa 100 giorni dalla riconferma del sindaco Bellandi, ma a nostro modo di vedere purtroppo niente è cambiato nella sprovveduta gestione della nostra città le cui problematiche risultano ancora del tutto irrisolte e la situazione economica-sociale da cinque e più anni a questa parte è sempre più alla deriva, senza che non si arresti né rallenti dalla sua ormai caduta libera.

Forza Italia è d’accordo sia con La Lega che con Fratelli d’Italia ed è solidale con tutti quelli che hanno sottoscritto il documento contro lo spostamento del mercato ambulante del giovedì in corso Roma, in quanto non si può pensare al rilancio di una città termale portando un mercatino nel centro città anche se con “bancarelle di qualità”, come ha suggerito un esponente dell’opposizione che è comunque molto vicino alla maggioranza.

Il mercato all’aperto si porta dietro delle problematiche di sicurezza e di viabilità che non possono non essere prese in seria considerazione. Lo stesso assessore Bracali dichiara che nonostante lo spostamento fosse nel programma elettorale e che dovrà essere rispettato, aggiunge anche che dovrà esserne valutata la fattibilità e studiare le opportune soluzioni a partire da quelle sulla sicurezza.

Tutta questa vicenda denota una grossa leggerezza nel fare delle promesse e mancanza di idee e progettualità o semplicemente un tentativo di sviare la cittadinanza da quelli che sono i reali problemi della città.

A Forza Italia interessa sapere quando rivedranno la luce le Leopoldine, anzi quando potrà ripartire il cantiere ormai fermo da cinque anni. Purtroppo sappiamo cosa ha fatto il sindaco Bellandi nella precedente amministrazione e cioè promettere ogni anno la riapertura dello stesso e la stessa promessa è stata fatta sotto la campagna elettorale, ma ad oggi c’è solo un silenzio tombale estremamente preoccupante.

Vorremmo inoltre sapere perché si continuano a dare incarichi per consulenze pesanti come al professor Sassoli, circa 60.000 euro, e per direzione lavori di un cantiere ormai fermo da cinque anni a studi come quello di Rossi-Prodi per 550.000 euro o peggio ancora se realmente il fermo del cantiere costa più di 1.000 euro al giorno di penale.

Non vorremmo che la Regione considerasse le Terme un’immobiliare in dismissione della quale vengono svenduti i pezzi migliori per pagare stipendi e incarichi, un mero mezzo a servizio della Regione e dei suoi rappresentanti politici per dare incarichi come e a chi meglio si creda e la nostra città un agnello sacrificale, per colpa di un’amministrazione che forse non riesce a farsi valere.

Ci auguriamo inoltre che il problema del potenziamento della ferrovia con conseguente chiusura dei passaggi a livello e divisione della città in due non venga gestito nello stesso modo del cantiere Leopoldine altrimenti la città finirà di morire.

Siamo molto critici con questa amministrazione in quanto non vediamo prospettive e programmazione, l’idea della coalizione di centro/destra per quanto riguarda il teleriscaldamento, snobbata e derisa durante la campagna elettorale, continua a essere secondo noi un esempio di lungimiranza che questa amministrazione non ha. Bisognerebbe pensare concretamente ad aiutare le attività commerciali, alberghiere e l'intera cittadinanza non portando al massimo le tassazioni locali, ma addirittura alcune a non applicarle come alcuni comuni fanno".