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MONTECATINI
Rucco replica a M5S: "Altera il mio pensiero, con l'unione tra i Comuni costi minori e nessuna nuova poltrona"

23/10/2014 - 14:00

Il vicesindaco Ennio Rucco replca al Movimento 5 Stelle sulla fusione tra i Comuni.

 

"Ho letto una nota stampa nella quale il Movimento 5 Stelle ha completamente alterato i contenuti del mio intervento in risposta all'interrogazione consiliare su unioni dei Comuni e Comune unico avanzata da Cristiano Berti.

 

Dato che ritengo di poter esigere di essere l'unico detentore autentico del mio pensiero, sono costretto a replicare pubblicamente, rimandando anche ai verbali di consiglio dai quali non ritengo che emerga una mia difficoltà nel rispondere a Berti.

 

L'Unione dei comuni è un ente locale disciplinato dall'art. 32 del D.Lgs 267/2000 per la gestione associata di funzioni comunali, dotato di una struttura costituita appositamente dai partner per gestire il loro rapporto collaborativo. Gli organi politici dell'unione vengono individuati tra i consiglieri e gli amministratori degli enti aderenti senza alcuna retribuzione aggiuntiva, così come le risorse umane ed economiche ad essa conferite.

 

Le unioni non comportano quindi alcun costo aggiuntivo, sono molto diffuse nel paese e furono create dal legislatore al fine di offrire uno strumento concreto di razionalizzazione delle risorse nella consapevolezza dell'improbabilità dei processi spontanei di fusione tra comuni, che si scontrano con la geografia dei luoghi e ancor più spesso con un radicato attaccamento alle caratteristiche storiche e sociali di ciascun Comune.

 

In un momento di riduzione delle risorse e di strutturale crisi economica, il Pd vede nell'unione dei Comuni un concreto strumento di ottimizzazione e riduzione del spesa per erogare i servizi ai cittadini, utile ad affermare forme stabili di cooperazione mirate a rafforzare i legami orizzontali tra le diversi strutture comunali.

 

In questa ottica, ho affermato che l'ipotetica creazione in Valdinievole di tre stazioni uniche di appalto, può rappresentare una forte spinta alla nascita dell'unione dei Comuni per materie quali turismo, istruzione e assetto del territorio. 

 

Per quanto detto, leggi alla mano, non si capisce dove siano le nuove poltrone e i nuovi costi a cui fa riferimento il M5S e non si capisce come mai lo stesso partito voti poi favorevolmente alla gestione associata dell'assetto del territorio tra i comuni di Montecatini Terme e Ponte Buggianese.

 

Quello che ho detto in consiglio è che i cittadini eleggono i loro rappresentanti affinché questi prendano decisioni e per scegliere le modalità di gestione dei servizi non occorre a mio avviso ricorrere a strumenti di consultazione in quanto si tratta di decisioni che rientrano nel mandato pro tempore. Anzi, a mio giudizio il cittadino vuole che gli amministratori dimostrino capacità decisionali e questo non toglie comunque la possibilità e a mio giudizio la necessità di organizzare assemblee informative e di confronto pubblico.

 

Anche sulle Province e sulle città metropolitane la posizione del Movimento 5 Stelle è fortemente ambigua e incoerente. Ambigua perché non dice chiaramente ai cittadini che questi sono enti di secondo livello, regolati dalla legge e governati senza costi aggiuntivi da soggetti eletti democraticamente dai cittadini stessi e quindi pienamente legittimati. Incoerente perché se guardiamo le recenti elezioni di città metropolitane e Province vediamo come in svariati casi il Movimento 5 Stelle ha partecipato eleggendo propri rappresentanti.

 

Va inoltre aggiunto che i consigli provinciali sono stati eletti per dismettere le province e cedere le funzioni ai Comuni e alle Regioni e non certo per distribuire poltrone che non ci sono. La fusione tra comuni è invece un processo per il quale le norme nazionali considerano necessario il coinvolgimento dei cittadini al momento della decisione. Di qui l'obbligatorietà del referendum consultivo. Al riguardo ho affermato che se le comunità facessero lo sforzo di unirsi materie quali i rifiuti, ora gestite da grandi Ato, potrebbero riavvicinarsi ed essere gestite direttamente dai nuovi grandi Comuni.

 

Voglio chiudere ricordando al Movimento 5 stelle e al consigliere Berti che non sono possessori dell'esclusiva della rappresentanza dei cittadini. Tutti siamo cittadini con pari dignità e nel nostro caso siamo persone elette direttamente e non siamo politici di professione ma nel mio caso persone normalissime che devono fare i conti con la durezza dei tempi".

 
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23/10/2014 - 18:14

AUTORE:
Alberto

L'unione aumenta i costi, fate come vi pare.

Poi, eviterei di nascondermi dietro la politica nazionale; siamo in Valdinievole e ci siamo adesso.

L'unico motivo per il quale non volete la fusione è per non perdere poltrone e poltroncine.

Quando l'ammetterete, sarà comunque troppo tardi; e se non si fosse capito, non è più tempo per le supercazzole di politichese.