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MONTECATINI
Rete dei cittadini: "Al Parco dei falchi solo compassione per gli animali, nessun valore didattico da insegnare"

26/11/2014 - 9:47

La Rete dei cittadini critica il Parco dei falchi alla Torretta.

"Vogliamo esprimere il nostro forte dissenso relativo allo spettacolo che I falconieri del Granducato di Toscana offrono a pagamento, con allestimenti di falconeria e laboratori didattici, dentro il Parco della Torretta, rinominato per l’occasione “Il parco dei Falchi”, durante il periodo delle Festività del Natale.


La pratica della falconeria, pur essendo legalmente riconosciuta, prevede di tenere prigionieri animali selvatici: questa è di per sé una contraddizione della natura, una forzatura di un modus vivendi dell’animale. Non vi è nulla di divertente nel vedere un rapace che si esibisce comandato dall’uomo: c’è da provare solo compassione. Non vi è alcun valore didattico nell’insegnare al pubblico, specie a bambini e ragazzi, che è giusto tenere prigionieri animali a scopo ludico: bisogna insegnare il rispetto per gli animali, non la prevaricazione su di loro. L’uomo si arroga continuamente il diritto di insegnare comportamenti “umani” agli animali, per una sua personale gratificazione.


La pratica della falconeria, valendosi del solito alibi della tradizione e della storia, in realtà è una delle purtroppo innumerevoli forme di sfruttamento di animali, mascherato da amore per gli animali stessi, ma che in realtà ha scopo di lucro. Nessun animale dovrebbe essere sfruttato in nome di nessuna tradizione, cultura e storia. Questa volta, a farne le spese sono uccelli rapaci protetti, allevati, addestrati e privati della libertà, con il permesso di volare e cacciare a comando anche se come in questo caso con prede finte, quindi con un senso di frustrazione maggiore per il rapace visto che caccia le prede per alimentarsi.


Dietro la falconeria c'è un consistente commercio di rapaci nati in cattività ma che derivano da uccelli predatori selvatici, considerati protetti dalla Legge 157/92 (art. 2 Legge sulla caccia) e ancora prima inseriti nell’allegato I della Direttiva “Uccelli” 79/409/Cee. I rapaci necessitano di una particolare protezione, vale a dire di misure speciali di conservazione per garantirne la sopravvivenza e la riproduzione nella loro area di distribuzione: il prelievo di esemplari catturati in natura e poi fatti riprodurre incrociandoli tra specie affini è una pratica inconcepibile in un’ottica protezionista di queste specie a rischio.


I falconieri giocano la carta della didattica, come se fosse un dono e un piacere offerto alla comunità, mostrando da vicino la bellezza di animali da sempre inarrivabili finalmente rinchiusi e sottomessi. In realtà, nulla di ciò che viene mostrato di quegli animali è simile alla loro vera natura che è quella di animali schivi e timorosi verso l'uomo, dal quale sono stati cacciati e uccisi per secoli.


I falconieri non permettono di conoscere la vera natura di quegli animali, proprio perché ne offrono un’immagine artificiosa.

 

La falconeria è una pratica anacronistica che poteva essere giustificata nel Medioevo, quando i diritti degli animali non erano presi lontanamente in considerazione: oggi non è più così, grazie anche a innumerevoli persone che si fanno portavoce di questi diritti battendosi per l’approvazione di leggi e regolamenti di tutela animale.


Non saremo tra gli spettatori dei falconieri, anzi, inviteremo amici e conoscenti a seguire il nostro esempio, manifestando il dissenso in modo civile e consapevole affinché le istituzioni capiscano che il pubblico sta dalla parte degli animali. Liberi".

Fonte: Rete dei cittadini
 
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28/11/2014 - 10:41

AUTORE:
marcellocerri

Che differenza c’è tra questi uccelli ed i cavalli del Sesana, certo i cavalli non volano ,ma vengono allevati ed addestrati soltanto con l’intento di ottenere un guadagno dalla loro partecipazione a competizioni, devo forse pensare che loro non sono animali degni della attenzione di questo Gruppo Cittadino, non so cosa pensare visto che questi signori non hanno mai parlato del disagio di questi animali nell’essere costretti ad una andatura che non è la loro naturale, o meglio non lo è oltre una certa velocità…….ma forse la ragione è diversa, può darsi che questi signori ci giochino sopra e allora non sarebbe davvero producente parlane male.

27/11/2014 - 21:28

AUTORE:
Placido

Leggendo l'articolo della rete dei cittadini non trovo niente di esagerato. Non leggo proibizioni, scomuniche o altro, leggo soltanto un dissenso. Un dissenso che capisco e condivo. E' una posizione etica che meriti di essere criticata ma comunque con rispetto. Per chi la pensa come noi amareggia vedere l'animale "libero per eccellenza" come il falco doversi riprodurre in cattività e compiere movimenti e azioni naturali ma forzatamente indotte. Ripeto amareggia, ma non per questo si pretende di vietare certe pratiche. Ora a parte gli aeroporti, si posso allontanare altri volatili non ricorrendo ai falchi che inseguano, e a volte uccidono, altri uccelli, ci sono altri metodi meno cruenti. Speriamo che nella nostra zona ci siano Amministratori saggi che non ricorrano a questo metodo.
Speriamo, ma come vedono pisciare qualcuno dalla finestra gli vanno dietro senza riflettere.
Speriasmo

27/11/2014 - 8:58

AUTORE:
Fra

Beh direi che visto che non vi piace nessuna delle iniziative fatte a Montecatini invece di polemizzare e criticare sempre, cercate Voi come Rete dei cittadini di fare qualche iniziativa e poi vediamo che consenso riscuote dagli altri in citta'.
Troppo facile criticare.
Saluti e auguri per qualsiasi evento organizzerete

26/11/2014 - 13:10

AUTORE:
Franco Oppini

Con tutto il rispetto per le posizioni espresse dagli stesori dell'articolo mi sembra adesso che la Rete dei Cittadini sia arrivata a un livello di imbarazzante critica a priori di tutto quello che riguarda la Città del Natale.
Ma qualcuno dei lor signori si è un minimo documentato confrontandosi con il proprietario dei rapaci ? avete idea della quantità di autorizzazioni, licenze e documenti (in regola) che questo signore ha prodotto per fare lo splendido spettacolo che fa ?
Qualcuno di lor signori si è reso conto che tutti i rapaci esposti sono nati in cattività tramite imprinting e quindi non sono stati catturati in natura o cose analoghe ?
Qualcuno di lor signori si è reso conto che i rapaci sono addestrati affinchè se dovessero liberarsi sono in grado di cacciare autonomamente - come è nel loro istinto - senza aiuto da parte dell'uomo ?
Qualcuno di lor signoi si è reso conto del lavoro di bird control negli aeroporti che i rapaci fanno in tutto il mondo civiizzato senza che nessuno dica mai "grazie di aver allontanato dall'aeroporto X pericolosi stormi di uccelli che se rimanessero creerebbero (ampiamente) docuemntati rischi al traffico aereo?"
e potremmo andare avanti a lungo.
Signori cari...ci rendiamo conto che a forza di sparare a zero sulla città si fa soltanto un danno alla città stessa ?
A ognuno il proprio giudizio