Al Poligono di tiro di Milano nell’ultimo week end dello scorso mese, è andata in onda la finale dei Campionati Italiani di Bench rest sia a fuoco, in calibro 0,22, che ad aria compressa, in calibro 4,5 e come prevede il regolamento, ambedue le specialità, sulla distanza dei 25 metri.

Dunque, ancora il Tiro a Segno di Pescia alla ribalta, con il proprio atleta Pietro D’Amico, toscano d’adozione ma siciliano di nascita, che si è classificato al primo posto nella categoria Internazionale Light Varmit, laureandosi neo Campione Italiano di specialità, al secondo posto ancora un Toscano Franco Germani, tesserato però per il Tiro a Segno di Pisa, sul terzo gradino del podio l’emiliano Pino Leone del Tiro a Segno di Modena.

Sempre Il pesciatino Pietro D’Amico ci ha regalato un’altra medaglia di bronzo, nella categoria Sporter, realizzando nel primo turno il miglior punteggio della giornata. Nell’ultima sessione di gara, dedicata alla categoria Heavy Varmit, Pietro, è stato quasi fino alla conclusione in vetta alla classifica, ma in virtù delle precedenti performance e di un “colpaccio” che gli è stato fatale, in gergo,si dice: flayer o munizionamento difettoso, proprio sul finire, non ha potuto realizzare il proprio sogno, anche se c’è mancato pochissimo, che sarebbe stato di salite sul podio in tutte le categoria.

Ma Pietro ha un palmares d’eccezione ed in questi ultimi anni ha ottenuto dei risultati importanti: nel 2013 in Repubblica Ceca, Pilsen, si laurea Campione Europeo a Squadre con record Mondiale categoria Light Varmint; Vicecampione Europeo individuale stessa specialità, Vicecampione Europeo aggregato Light+Heavy Varmint e vicecampione europeo Heavy Varmint. Infine ,Vicecampione Italiano U.I.T.S. Categoria 16 Joule, all’inizio del corrente anno: presso il T.S.N. di Modena alla 1° gara Nazionale Bench Rest a 25 metri, si è classificato primo in categoria Sporter ed ha stabilito il nuovo Record Italiano!

Il presidente della locale sezione insieme a tutto il consiglio direttivo coglie l’occasione per ringraziare il proprio atleta che ha promosso il nome del Tiro a Segno di Pescia, non solo in Italia ma anche in terra straniera.

di Gino Perondi