Ogni anno in questo periodo dalla Toscana partono i treni con  scolaresche selezionate che vanno a visitare  Auschwitz o Mauthausen per vedere con i propri occhi quello che è stata la shoah; il Giorno della Memoria è infatti prevalentemente legato, fin dalla sua origine, al ricordo delle persecuzioni  degli ebrei e delle loro deportazioni  nei campi di sterminio in Germania. 

Non si parla invece abbastanza delle altre tipologie di deportati che  trovarono la morte  o sopravvissero tra mille stenti  in tali campi di lavoro: i rom e i sinti, gli omosessuali, gli oppositori politici al fascismo e al nazismo, i militari italiani fatti prigionieri dopo l'8 settembre e che rifiutarono di collaborare con l'esercito tedesco ecc.

La sezione Storia e storie al femminile dell'Istituto Storico Lucchese in collaborazione col Comune di Pescia ha organizzato, per sabato 24 gennaio,  alle ore 16, un incontro che si terrà al Conservatorio S. Michele e che ha  il significativo titolo “Non solo Shoah”. Intento dichiarato è quello di portare l'attenzione su due casi di memorie femminili di deportazioni  “politiche”  e non razziali, di italiani catturati e internati come oppositori  del regime fascista. Due casi assai diversi: una giovane “staffetta”  della zona triestina catturata e deportata a 17 anni, riuscita miracolosamente a sopravvivere, e un  direttore di banca fiorentino catturato e deportato prima a Fossoli e poi in Germania e non più tornato.

A parlare  delle due vicende e dei contesti in cui erano maturate sarà  Gabriella Nocentini, che da anni collabora con il Centro di documentazione della Deportazione e della Resistenza di Prato e ha raccolto e pubblicato le memorie di Maria Rudolf nel volume  Tutto questo va detto e quelle della figlia di Dino Francini nel volume "Perché il silenzio non sia più silenzio".

Questo secondo volume, recentemente pubblicato dalla Regione Toscana nelle Edizioni della Assemblea, potrà essere richiesto in omaggio dagli interessati. La proiezione di immagini e la lettura di alcuni brani  serviranno a dare  maggiore concretezza a queste drammatiche memorie.

Infine, elemento sicuramente non secondario, ci sarà anche la musica ad  arricchire di suggestioni la serata: il maestro Giovanni Baglioni, insegnante  della scuola comunale di musica di Pescia, interverrà eseguendo al sassofono soprano musiche di Francesco Guccini, Bob Dylan  e Nicola Piovani.

di Vincenza Papini