PESCIA - Il gruppo "Un'altra Pescia" interviene sul San Domenico.

"Quello che a molti può sembrare un fulmine a ciel sereno, altro non è che il compimento di un disegno premeditato e ben studiato dal regista Giurlani, che già aveva dato i suoi primi sintomi pochi giorni fa con l’annuncio della destinazione di 24 profughi, provenienti dall’hotel dei fiori, nei locali  della (ormai quasi  ex) casa di riposo San Domenico.

Si apprende infatti oggi dalla stampa locale che la cooperativa Idealcoop di Pomarance, considerato inadempiente l’operato del neoeletto Cda, ha intenzione di sospendere i propri servizi presso la struttura a partire dal 28 febbraio.

Quale quindi il piano? Abbandonare qualsiasi piano di salvataggio di una struttura (per cui ricordiamo era appena stato approvato un piano di rientro e di risanamento dei bilanci, ovviamente rimasto disatteso) per poi adibirla interamente alla funzione di centro di accoglienza per rifugiati, sicuramente molto più conveniente (economicamente) per il nostro sindaco.

Una perfetta opera di geometria politica, se non fosse che a questo disegno sfuggono le sorti dei dipendenti della casa di riposo (“nessun accordo è più possibile con chi non ha rispettato nemmeno quelli fatti fino a oggi”, ha dichiarato il presidente della coop Anichini) e dei circa 50 anziani attualmente assistiti nella struttura, a dimostrazione di come siano ancora una volta le categorie più deboli a farne le spese.

Tutto questo in un Comune normale con istituzioni responsabili dovrebbe avere una chiara conseguenza : le immediate dimissioni di tutto il consiglio d’amministrazione e le dovute spiegazioni del sindaco. Francamente dubitiamo che qualcosa di ciò accada".