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Flormart in Toscana: a gennaio la maggiore fiera italiana del florovivaismo al Mefit di Pescia

20/6/2015 - 16:16

Flormart, lo storico salone internazionale di Padova per i professionisti di piante e fiori, sceglie il florovivaismo toscano e il Mercato Fiori Piante Toscana – città di Pescia (Mefit) per il lancio della sua nuova edizione invernale itinerante, che si chiamerà “Flormart in tour” e si aggiungerà all’edizione principale di settembre (a Padova), toccando ad anni alternati centri significativi della filiera florovivaistica italiana e promettenti aree di sbocco estere.
Una conferma da parte di PadovaFiere, l’ente che organizza Flormart, del valore e delle prospettive del florovivaismo toscano, che nel suo complesso, contando sia aziende floricole che vivaistiche, equivale a circa il 30% del pil agricolo della regione e registra quasi 3.600 aziende che operano su una superficie intorno ai 7.200 ettari. E un riconoscimento anche dei molti punti di forza del Mefit: per l’ubicazione al confine tra territori lucchese e pistoiese, sul piano logistico e strutturale, per la qualità dei servizi offerti. Fattori che hanno consentito al Mefit di registrare nel 2014 quasi 650 aziende iscritte, suddivise tra produttori (282), commercianti (331), trasportatori (18 tra abituali e saltuari) ed attività correlate, per un volume d’affari stimato oltre i 70 milioni di euro.
Questa prima edizione di “Flormart in tour”, presentata oggi a Pescia (Pistoia) nella sede del Mefit, si chiamerà “Flormart in Toscana” e si terrà verso metà gennaio 2016. In quell’occasione la tensostruttura del mercato pesciatino (tra le più rilevanti opere di architettura contemporanea della regione) ospiterà, oltre agli stand degli espositori locali ed extraregionali, “Master Flower – Spring Summer Trends” a cura di diADE adv: una serie di dimostrazioni di composizioni floreali in tempo reale a partire da tendenze e aree tematiche suggerite da diADE sulla base di criteri sia estetici che commerciali, con l’obiettivo di dare ai professionisti di piante e fiori in visita a Flormart suggerimenti utili per fare aumentare le vendite. Inoltre “Flormart in Toscana” darà visibilità ai prodotti e alle persone premiate in alcuni dei concorsi di Flormart 2015, in programma a PadovaFiere dal 9 all’11 settembre. Ad esempio, tanto per citarne un paio, alle piante, i fiori, gli accessori tecnologici e le formule di vendita più innovativi selezionati dal premio “nòva_green”, che consentirà ai vincitori di utilizzare il marchio del concorso come riconoscimento di un’eccellenza da spendere sul mercato. E ancora ai progetti di giardini temporanei vincitori del Flormart Garden Show.
«Abbiamo deciso di non limitarci a replicare (con qualche piccola correzione) un modello che ha funzionato nel passato - afferma l’amministratore delegato di PadovaFiere Daniele Villa -. Una scelta forse più comoda, ma che non avrebbe risposto appieno alle reali esigenze del mercato. Pertanto abbiamo deciso di guardare al futuro con un format tutto nuovo. Alla manifestazione di settembre, che resta il momento espositivo centrale, si affiancherà l’edizione invernale itinerante “Flormart in tour”: l’appuntamento annuale nei territori e per i territori, che alternerà di anno in anno una tappa italiana a una tappa all’estero, sarà per i produttori l’occasione di presentarsi in una cornice diversa e di affacciarsi in alcuni fra i più interessanti mercati esteri, gettando un nuovo ponte fra il primo salone italiano del florovivaismo e giardinaggio e il suo “bacino” di riferimento. “Flormart in tour” ci consentirà di rafforzare il percorso di ascolto “dei territori” già attivato. Non solo esposizione, ma luogo di confronto, un’occasione per raccogliere la voce dei produttori, sia delle centinaia di realtà con cui abbiamo un rapporto pluridecennale, sia degli espositori che per la prima volta si affacciano a Flormart, facendo tesoro delle loro indicazioni in vista dell’appuntamento di settembre». «E’ anche alla luce di questo sforzo di innovazione – conclude Villa, citando una notizia delle ultime ore – che mi fa particolarmente piacere constatare che il Ministero delle politiche agricole abbia confermato che sarà a settembre fra gli espositori di Flormart 2015».
«Questa importante iniziativa congiunta tra Flormart, arrivato alla 66esima edizione, e il mercato dei fiori di Pescia, nato come servizio nel 1928 e collocato nell’attuale struttura nel 1989 – esordisce Franco Baldaccini, alla guida del Mefit come amministratore unico, insieme al direttore Fabrizio Salvadorini - sancisce il sodalizio fra due importanti realtà storiche del florovivaismo italiano: l’unione di due storie per il futuro». «Grazie a un lavoro di squadra che ha visto come protagonisti decisivi il sindaco Giurlani e Diade di Andrea Vitali – aggiunge Baldaccini -, la “gestione Mefit” del mercato dei fiori di Pescia ha prodotto alcuni risultati concreti. Questo risveglio del nostro mercato, che tanti fino a non molto tempo fa davano già per morto, ha riportato alla luce le sue potenzialità e crediamo e speriamo che porterà benefici al settore florovivaistico di tutta la regione Toscana e anche nelle regioni limitrofe. Perché non va dimenticato che questo è il principale mercato all’ingrosso di piante e fiori dell’Italia centrale».
«Per noi “Flormart in Toscana” il prossimo gennaio al Mefit è un’occasione molto importante – afferma il sindaco di Pescia Oreste Giurlani -, perché prima di tutto vogliamo rilanciare il settore florovivaistico del nostro territorio e di tutta la regione, e in particolare la produzione di qualità. E poi perché sarà valorizzato il mercato dei fiori di Pescia: a gennaio la struttura del Mefit potrà distinguersi e acquisire maggiore visibilità non solo come sede funzionale per il commercio all’ingrosso di piante e fiori, ma anche come contenitore ideale di grandi eventi». «In un momento in cui i Pif (Progetti integrati di filiera) dell’agricoltura sono sul trampolino di lancio e si sta avviando la programmazione regionale – osserva Giurlani -, essere in grado di lanciare partnership innovative, come questa con Flormart, che fanno oltrepassare alle nostre aziende agricole i confini regionali e consentono ai nostri prodotti florovivaistici di affacciarsi sui mercati nazionali e internazionali, è un bel segnale. E fa ben sperare anche per l’esito dei Pif».
«Come ‘Piante e Fiori d’Italia’ – dichiara Roberto Chiti, vicepresidente di tale associazione nazionale, espressione delle camere di commercio - riteniamo che sia molto positivo che ci sia un processo di rivitalizzazione di Flormart, che è sicuramente la fiera professionale più importante del settore nel paese. Questa strategia di rilancio del salone del florovivaismo e del giardinaggio di Padova può contribuire significativamente anche alla ripresa di questa filiera, che negli ultimi tempi ha risentito della crisi economica generale, anche in Toscana e persino nel distretto trainante del vivaismo ornamentale di Pistoia. E poi la location scelta per “Flormart in Toscana” è ideale, perché il mercato dei fiori di Pescia si trova proprio al centro dei distretti floricolo di Lucca e Pistoia e vivaistico ornamentale di Pistoia». «Una riflessione a parte la merita poi questa formula itinerante di “Flormart in tour” - conclude Chiti -, che segue i criteri più moderni del marketing, in quanto non si tratta più tanto di fare in modo che i clienti (i florovivaisti) si avvicinino alla fiera, ma al contrario di avvicinare la fiera ai clienti: un cambio di prospettiva molto interessante e promettente».
«Coldiretti Pistoia accoglie con favore il fatto che Flormart abbia scelto Mefit per la presentazione di ‘Flormart in tour’ – dichiara Maurizio Procissi, responsabile di Coldiretti Pescia -. Questa manifestazione […] ci proietta verso una nuova avventura che avrà come obiettivo sia la promozione del florovivaismo nazionale sia il coinvolgimento di produttori italiani orientandoli verso mercati esteri». «L’importanza che il comparto florovivaistico riveste - prosegue Giudicini - è sotto gli occhi di tutti sia in termini di addetti che in termini di plv, anche se al momento purtroppo la situazione del settore floricolo non è forse delle più rosee. L’apertura di nuovi mercati, lo sviluppo dei rapporti con i paesi dell’estremo Oriente e del sud del mondo stanno ridefinendo il mercato floricolo sia a livello mondiale che locale. Un mercato caratterizzato da concorrenza sempre più aspra tra i paesi e nei paesi vede l’aumento della domanda complessiva rapportarsi ad una sempre più forte contrazione della domanda interna fra paesi europei, Italia in particolare, anche se pur sempre rimangono il maggior mercato per la vendita dei prodotti dei distretti sia floricolo che vivaistico». «Diventa sempre più strategico – conclude – trovare quindi nuovi tratti di competitività ove esaltare i fondamenti della capacità di innovazione e della competitività non solo nelle risorse e nelle abilità delle singole imprese, ma anche in quelle collettive e relazionali».
«Sentiamo sempre più spesso dire che la floricoltura è finita, che è in mano agli olandesi, che ormai è un’attività non più remunerativa – dice Francesco Mati, intervenuto in qualità di responsabile nazionale florovivaismo di Confagricoltura -. Eppure se osserviamo bene cosa accade in Italia ci rendiamo conto che ci sono ancora spazi in cui è possibile operare». «Dobbiamo utilizzare tutti i mezzi che abbiamo per immaginare il futuro – suggerisce Mati -. Gli strumenti di oggi sono: Internet, i centri di ricerca con cui sviluppare innovazione di processo e di prodotto, le università e chiunque sia in grado di offrire informazioni ed idee a chi, oltre a saper coltivare, deve sapere essere imprenditore contemporaneo e trarre opportunità da tutto questo». «Io non so – conclude - quale sarà la floricoltura dei prossimi dieci anni, posso osservare cosa accade in altri paesi o prendere spunto da qualche innovatore che ha osato e raggiunto risultati più che soddisfacenti. Ibridazione, selezione e produzione di nuove cultivar hanno trasformato alcune aziende affaticate dalla produzione in imprese di calibro internazionale. La floricultura deve evolversi, sul territorio abbiamo la fortuna di avere il Cra-Viv, le università fiorentine, una posizione strategica per la logistica, un territorio che vale un brand. Sono enormi opportunità che combinate fra loro potranno permettere un futuro a questo settore».
«Il mondo delle imprese florovivaistiche pistoiesi e toscane di Cia – dice Sandro Orlandini, presidente di Cia Pistoia - ha dato dei segnali di tenuta anche in quest’ultimo periodo di crisi generale e di settore. Una tenuta sia per il numero di imprese attive che per il livello occupazionale e, tutto sommato, nonostante alcune sofferenze e qualche caso di azienda in crisi, anche nei fatturati». «E’ importante – continua però Orlandini - che ci sia un’attenzione particolare verso il settore da parte di Padova Fiere con la volontà di rinnovamento e potenziamento di Flormart, che venendoci a incontrare qua sul nostro territorio dà implicitamente un riconoscimento concreto al valore del nostro florovivaismo provinciale e regionale». «Mi sembra che ci siano i presupposti – aggiunge Orlandini - per un vero evento innovativo, direi 2.0, con l’opportunità per le imprese di farsi conoscere o accrescere la propria visibilità e di migliorare l’immagine: sia durante l’evento fieristico “Flormart in Toscana” che si svolgerà al Mercato dei fiori di Pescia (Mefit) all’insegna della qualità estetica e delle relazioni con i buyer esteri, sia attraverso un uso intelligente dei nuovi canali di comunicazione social. Inoltre, tra le caratteristiche rilevanti del rinnovamento di Flormart, mi sembra esserci una visione veramente completa della filiera florovivaistica, tale da comprendere la floricoltura e il vivaismo ornamentale, la produzione e la fase finale della commercializzazione».
Per maggiori informazioni sull’edizione principale di Flormart (Padova 9-11 settembre): www.flormart.it e la pagina Facebook “Flormart PadovaFiere”.

Fonte: Ufficio stampa e comunicazione Flormart 2015
 
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