Alessandro Rossi (Cittadinanza Resistenza) interviene sulla nuova segnaletica in via dell'Unità Nazionale.

"I cittadini pagano le tasse e quindi pretendono, in quanto datori di lavoro degli stessi amministratori, quando scrivono all'amministrazione per avere chiarimenti, l'amministrazione stessa ha il dovere morale di rispondere.

Circa un mese fa alcuni cittadini residenti in via dell’Unità Nazionale a Pieve a Nievole hanno scritto una lettera al sindaco (protocollata in data 11 maggio) per chiedere un incontro in merito al fatto che, da un giorno all’altro, senza alcun preavviso, si sono visti togliere la possibilità di parcheggiare lungo i loro marciapiedi.

La strada, a differenza di altre site nel comune della Pieve (dove però non si è intervenuti), è sufficientemente larga e consentirebbe il parcheggio in sicurezza da un lato della strada, inoltre nel tempo non si sono mai verificati incidenti gravi per colpa delle auto parcheggiate ne sono state avanzate richieste da parte degli stessi residenti.

L'uso del pennello per le strisce, nuova cartellonistica, progettazione della nuova viabilità, riunione a porte chiuse, sono tutte condizioni legittime signora sindaco, ma sarebbe auspicabile anche sempre mettere in discussione le scelte chiedendo ai cittadini che pensano mentre è doveroso rispondere alle lettere dei cittadini, sia per educazione, sia per  il ruolo istituzionale che lei ricopre.

Dunque? Chi ha deciso e perché? Questo è quello che vorrebbero sapere i cittadini residenti nella zona. Se fossero stati ascoltati da lei i cittadini sarebbero potuti essere una risorsa aggiuntiva e gratuita per l’amministrazione. Magari avrebbero potuto informarla su alcune loro difficoltà:  nei due spazi dedicati a parcheggi non ci sono molte aree per i soggetti disabili, chi trasporta un soggetto disabile semplicemente per andare a trovare una persona amica, oltre ad avere la fortuna di trovare parcheggio nel peggiore dei casi deve percorrere anche più di 200 metri salendo e scendendo (se non sfida la sorte passando in strada) più marciapiedi che spesso non sono funzionali per le carrozzine.

Stesso discorso vale per le mamme che hanno bambini piccoli da portare con se nel passeggino oppure per le persone meno giovani che devono scaricare le buste della spesa. Lei ha pensato a cosa succederà a queste persone quando pioverà e farà freddo? E’ troppo chiedere all'amministrazione di porsi già a giugno dei quesiti su delle problematiche che si verificheranno (sicuramente) nei mesi invernali?

La verità è che tutto questo non si trova scritto nelle tavole tecniche del Comune anche se è di buon senso. Questi problemi di vita quotidiana non possono essere segnalati da tecnici seppur preparati. Queste problematiche possono essere segnalate solo dai cittadini che vivono nell’area e devono essere intese non come un problema aggiuntivo ai tanti che ha il comune ma come una risorsa per migliorare le scelte dell’amministrazione, per questo riteniamo che lei abbia sbagliato a non convocarli subito.

Senza nessuna volontà di fare polemica con lei la preghiamo di non perdere tempo prezioso a risponderci ma di convocare subito queste persone per l'incontro che aspettano da un mese. Che per una volta prevalga il buon senso e l’amministrazione si metta in discussione e magari chieda scusa".