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Scannella (Cittadinanza Resistenza): “Ampliamento del Fossetto fino al 2022? Dal 2005 attendiamo studio su discarica"

25/9/2015 - 11:05

Tiziana Adele Scannella (Cittadinanza Resistenza) interviene sulla discarca del Fossetto.

 

"A nome del comitato di Cittadinanza Resistenza chiedo nuovamente alla nostra amministrazione comunale di effettuare i necessari approfondimenti sull’impatto che ha la discarica del Fossetto sulla popolazione circostante. Oggi anche dato l’aumento del rischio idrogeologico generale, sicuramente più impattante in una zona già ad alto rischio idrogeologico e ambientale e per giunta ad alta incidenza demografica (come quella dove è ubicata la discarica) l’argomento in oggetto è ancora più attuale.


Per la verità vale la pena ancora una volta ricordare che già nel 2005 i principali specialisti in materia (tra cui il Cnr di Pisa, l’Ars della Toscana e l’Arpat) pubblicarono gli esiti di uno studio epidemiologico sulla rivista scientifica “Epidemiologia e prevenzione anno 29 – dicembre 2005 – Supplemento 5-6” comparando la mortalità tumorale registrata tra la popolazione residente intorno (raggio di 5 km) alle sei principali discariche della Toscana, tra cui anche il Fossetto.


Il lavoro portò gli esperti a concludere che intorno ad alcune discariche c’erano alcuni  picchi significativi di eccessi tumorali, per ciò fu consigliato ai decisori di effettuare gli opportuni approfondimenti rispetto allo studio preliminare prima di programmare e regolamentare la materia.

 

Si legge nelle conclusioni: “Nonostante l'importanza dei risultati, le conoscenze sui rischi di vivere vicino a discariche risultano ancora troppo limitate. Lo sviluppo di queste conoscenze può essere utile per la regolamentazione della gestione dei rifiuti". Per completezza di informazione ricordiamo che l’abstrat è consultabile da tutti al seguente link: http://www.amat-montespertoli.it/doc/pubblicazioni/rischio%20sanitario%20discariche%20toscana.pdf

Lo scopo non  è la volontà di creare eccessivi allarmismi tra la popolazione ma solo considerare e far conoscere alla gente che detto approfondimento, benché consigliato già nel 2005, non risulta essere mai stato fatto ne tanto meno richiesto dalla nostra amministrazione, anzi, senza questo studio epidemiologico l’amministrazione comunale ha accettato di aumentare la durata della giacenza della discarica su un territorio, leggiamo oggi, fino al 2022 rispetto alla sua naturale scadenza (prevista nel 2013). E badate bene il periodo di latenza di una discarica sul territorio è sintomo di criticità.

 

Ora è proprio il momento di obbligare il gestore a effettuare a sue spese lo studio scientifico in favore della popolazione. Se c’è certezza che non ci sia nessun problema di salute collegato al tempo di latenza della discarica perché non farlo? Senz’altro l’amministrazione acquisterebbe legittimità e gli oppositori sarebbero messi a tacere.


Concludo con una mia preoccupazione personale. Alla luce degli ultimi eventi atmosferici. Che succederebbe all'ambiente circostante se la discarica del Fossetto finisse sott’acqua? Che precauzioni aggiuntive sono state prese nel frattempo e da chi in risposta agli eventi metereologici straordinari e ripetuti a cui tutti noi purtroppo stiamo assistendo? Tutto questo dovrebbe far riflettere e dovrebbe prevalere su altri interessi".

Fonte: Cittadinanza Resistenza
 
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26/9/2015 - 23:00

AUTORE:
Valdinievolino

Non mi dilungo come il commentatore precedente ma ho una mia opinione sull'argoamento.

Il 2022 è solo l'arrivo per poi ripartire di nuovo,abbiamo gli stessi personaggi,pari pari,che stilarono l'accordo che la discarica del Fossetto diventasse la discarica preferenziale di pratesi e fiorentini,un'affare commerciale enorme per Monsummano con continuazione della tassa sulla spazzatura meno cara in raffronto agli altri comuni limitrofi.

Bravi,continuate così,avete alle spalle un poggio inguardabile per l'eternità,ed anche in quegli anni poco ecologisti si trattò di fare del bene alle tante famiglie interessate alle cave.

25/9/2015 - 23:51

AUTORE:
Giuseppe G.

Le perplessità enunciate nell'articolo sono molto forti ed interessano la salute di migliaia di abitanti (un raggio di 5 km non è indifferente!); tutti abitanti di un circondario pluricomunale con amministrazioni dello stesso potere politico (legittimamente democratico) con rappresentanti eletti sia alla camera che in regione con poteri decisionali non indifferenti e quindi con moltissima responsabilità diretta nei confronti della comunità valdinievolina; Fa specie che questi appelli, ragionevolmente documentati ed inerenti la salute pubblica, vengano omessi e tenuti nel più assordante silenzio quasi fosse omertà; omertà, parola forte, ma occorre precisare che la salute pubblica è a responsabilità diretta dei sindaci non demandabile ed è inutile rimpiattarsi dietro un filo d'erba; Strano che l'onorevole Fanucci, persona molto corretta e attenta ai problemi valdinievolini che legge e s'informa, non si sia ancora espresso in merito, così come i neoeletti alla regione tra cui l'ex presidente della provincia che svolge un incarico di assessore molto importante. E poi mi meraviglia il totale disinteresse ambientale da parte dei cosidetti ecologisti, in tutte le loro espressioni politiche e territoriali, i quali se ne fregano da anni dello scempio ambientale sul padule, scempio che ferisce più di una lama conficcata alle spalle nella trascuratezza generale. Mi permetterei sommessamente di suggerire che tali analisi proposte dalla Sig.ra Tiziana fossero eseguite da un ente terzo, non connesso col gestore neanche per le spese, ad esempio fosse la magistratura attraverso il NAS, la DIA e la guardia di finanza, quest'ultime affinchè ricostruissero fin dall'inizi ad oggi tutti gli eventi e sgombrare il campo da qualunque pensiero malevole una volta per tutte; ma la salute innanzi tutto. Il fatto che le vasche sono autorizzate dalla Provincia all'elevazione fino ad oltre 20 - 23 metri in altezza potrebbe comportare qualche dubbio sulla tenuta fondale dell'impermeabilizzazione delle vasche stesse con ipotizzabile trafilamento del percolato nella falda acquifera padulina e chissà dove potrebbe riemergere o spandersi, un possibile inquinamento occulto nonostante la buona volontà di chi amministra; La considerazione delle mutevoli condizioni atmosferiche, oggi chiamate bombe d'acqua, non sono insignificanti affatto sul rischio idraulico e quindi direttamente sul rischio fattivo di immersione delle vasche stesse per alluvione ... è già successo con le alluvioni degli anni passati e non a caso esistono le carte della pericolosità dell'autorità del bacino arno a dimostrarlo; Per questo fatto non si riscontrano, almeno da ricerche web pubbliche, elementi tali che dimostrino una messa in sicurezza tale da evitare tale rischio; occorre ricordare che ogni vasca è "ufficialmente" impermeabilizzata e aumentare la superficie impermeabile vuol dire sottrarre superficie alla permeabilità ed aumentare il flusso delle acque meteoriche (o d'invaso padulino)in modo esponenziale ... non importa essere tecnici per comprendere certe cose ovvie che il granduca fece fare per risolvere il tutto con la bonifica dalla quale è nato il padule, correggendo in modo funzionale le aste adduttrici in particolar modo il Nievole; Comunque l'allarme lanciato dalla Sig.ra Tiziana in merito alla salute pubblica non va disatteso e spero che tutti i politici valdinievolini specialmente l'onorevole Fanucci se ne faccia carico e promotore verso il gestore unico e la società Publiambiente che prenderà di sicuro in gestione tutta la ATO centro con lo scopo principale di chiudere al più presto tutte le discariche con priorità assoluta di quella del Fossetto che è la più critica in tutta la Toscana. Buon lavoro alla Sig.ra Tiziana Scannella e a tutti coloro si impegnano per un futuro migliore, abbandonando interessi speculativi che ad oggi sembrerebbero avere il sopravvento.