PESCIA - La giunta replica al consigliere comunale Angelo Morini sul bilancio.

"Il consigliere Morini non perde occasione per cercare di dimostrare l’indimostrabile: che l’azione di risanamento dei conti di Pescia non stia andando avanti. L’ultima uscita riguarda le delibere approvate dal consiglio comunale ieri sera. Morini contesta l’utilizzo di 86.267,94 euro del fondo di riserva, nell’ambito di una complessa variazione con cui si è coperta un’ulteriore quota di disavanzo evidenziata, riguardo al consuntivo 2013, in una delibera del 30 luglio della Sezione di controllo della Corte dei Conti.

Prima dice che l’operazione non è legittima, poi che non è convincente. Non è legittima o non è convincente? Sono sbagliate entrambe le affermazioni. Come sicuramente saprà Morini, visto che le sue sono notazioni più tecniche che politiche, tali da denotare una profonda conoscenza delle relative normative, l’art.188 del D. Lgs. 267/2000 prevede che “ai fini del rientro possono essere utilizzate le economie di spesa e tutte le entrate, ad eccezione di quelle provenienti dall’assunzione di prestiti e di quelle con specifico vincolo di destinazione, nonché i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili e da altre entrate in c/capitale con riferimento a squilibri di capitale”.

Risulta a Morini che abbiamo usato simili entrate? Certamente no! E allora dov’è il problema? Morini poi dimentica che, nella variazione ci sono maggiori entrate per euro 258.078,56 e, al netto del fondo di riserva, minori spese correnti per euro 102.318,24, quasi il triplo di quel che serviva per finanziare il disavanzo.

Dove lo vede che noi abbiamo utilizzato per quest’ultima operazione proprio il fondo di riserva? E poi, se non condivideva l’operazione, perché non ha detto una parola su queste problematiche in consiglio comunale? Gli avremmo sicuramente chiarito le sue perplessità. Strano modo di operare quello di stare zitti nella sede istituzionale e sparare poi sulla stampa il giorno dopo...

Ricordiamo poi che la deliberazione della Corte, dopo un lungo contraddittorio, è stata depositata in segreteria  e quindi trasferita all’ente il 5 agosto. Il bilancio di previsione è stato approvato il 14 luglio. Quindi non è vero che l’esigenza di coprire il disavanzo si è verificata prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione del Comune, come dice Morini.

Per quel che riguarda poi il problema della cassa, oggetto di un’anticipazione pari a 4.281.844,36 euro al 28 settembre, come è stato spiegato in consiglio comunale dal vicesindaco, è stato fatto un complesso lavoro sull’organizzazione degli uffici, sull’informatizzazione dell’ente, sul recupero dell’evasione, sul potenziamento delle riscossioni che è l’unica via virtuosa e possibile per risolvere lo storico problema.

La cassa oggi prevede un ricorso all’anticipazione di tesoreria per euro 3.396.360,57, quasi 900.000 euro di miglioramento in due giorni! Questo lo consideriamo un miracolo? Certamente no. Che senso ha buttare lì cifre in continua evoluzione, quando il punto andrà fatto a fine anno, dopo la seconda rata della Tari, della Tasi e dell’Imu?

Alla fine colpisce molto questo continuo attacco, a fronte di un lavoro difficile e complesso che si sta portando avanti. Non è che si ha paura proprio che questo lavoro riesca? In ogni caso stia tranquillo il consigliere. Le delibere assunte verranno trasmesse alla Sezione di controllo nei prossimi giorni. Lasciamo che sia la magistratura contabile a giudicare, senza continui e pretestuosi attacchi mediatici".