L'assessore Barbara Vittiman interviene su Pescia Antiqua.

«Questa amministrazione non ha voluto chiudere Pescia Antiqua, la volontà di proseguire c'era, tant'è che è stato fatto un nuovo bando che però è andato deserto. È stata protocollata una lettera in cui alcune persone e alcuni negozianti chiedono di non voler “sopprimere” Pescia Antiqua e un incontro al fine di far conoscere le loro ragioni. Innanzitutto, preme sottolineare come tale lettera non contenga né un mittente né un indirizzo o numero di telefono al quale far riferimento, ma solo un elenco di firme (senza nemmeno data di nascita, o altro, e per lo più illeggibili) con la conseguenza ovvia dell’impossibilità per il Comune di rintracciare i firmatari. Ciò infatti sarebbe possibile unicamente per i pochi commercianti indicati, ma con loro c’era già stato un confronto pubblico il 25 settembre, alla presenza anche di Confcommercio. Quindi, in primo luogo, sollecito i firmatari della lettera a farci pervenire anche per mail un indirizzo o un numero al quale contattarli, per il confronto richiesto.

Vi è un errore di fondo, che ha portato a equivoci che continuano a fare confusione. Questa amministrazione non ha inteso chiudere, men che mai con intenti “punitivi”, una manifestazione sull’antiquariato: la manifestazione attuale era già finita al dicembre 2014, per scadenza naturale del bando. Le edizioni del 2015 sono eccezionali e concesse con altro atto amministrativo. Ma la volontà del Comune di proseguire con l’antiquariato è ben evidenziata nel nuovo bando per Pescia Antiqua del mese di marzo 2015, che però è andato deserto: nemmeno l’attuale organizzatore, che ora tanto si duole, ha partecipato. Ovviamente, il nuovo bando aveva condizioni diverse da quello della precedente amministrazione, non prevendendo contributi a carico del Comune, conformemente alla legge. Peraltro, non sarebbe stato possibile prevedere un esborso quale quello versato all’associazione Pinocchio e idee con il bando precedente. Le casse del Comune, come è noto, non consentono tale spesa.

Solo in conseguenza di quanto sopra si è deciso di cambiare “genere” e avviare una mostra mercato con finalità anche didattiche e sociali di rispetto della natura, di promozione della salute e di sensibilizzazione ad un sano vivere per l’uomo e per l’ambiente. Detto questo, nessuna preclusione a chi vuole organizzare un mercato antiquario o una manifestazione di tale natura a Pescia: ben vengano i progetti di qualità».