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Sono già alcune settimane che l'ex sindaco perdente leghista Baroncini interviene a ripetizione su stampa e social. Sarà mica che si avvicinano le elezioni regionali? Sarà mica che come il suo mentore .....
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Anche l’ultima gara dell’anno, a Pavel Group, ha regalato due soddisfazioni, tanto da chiudere la stagione decisamente con il bilancio in positivo.

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Rubrica "Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina"

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"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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Oroscopo dicembre 2024.

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Adesso!Valdinievole: "Comune unico Montecatini-Pieve-Massa Cozzile e uno per la zona Est"

23/10/2015 - 11:06

Adesso! Valdinievole interviene sull'unione  fusione dei comuni.

 

"Prendendo spunto dalle esternazioni del sindaco di Pieve a Nievole, Gilda Diolaiuti, assai critica contro il Patto di stabilità e sulla mancata possibilità di intervenire sulle manutenzioni delle scuole, in cui chiede ai sindaci di fare voce unica e corale per sbloccare la situazione, ci sentiamo in dovere di rilanciare con forza la necessità e l'urgenza di costituire in Valdinievole l'unione dei Comuni.


Si tratta di un ente senza costi aggiuntivi per i cittadini, che riteniamo dovrebbe gestire per i Comuni aderenti un insieme di servizi qualificanti e di primaria importanza, a cominciare dall'urbanistica, dai lavori pubblici, dai tributi e dal turismo. Sarebbe solamente un passo, un piccolo e primo passo, per rendere quei servizi ai propri cittadini che oggi non vengono dati, o dati solo in versione ridotta. Come Adesso!Valdinievole abbiamo promosso due iniziative sul tema, con lo slogan ormai chiaro: unioni larghe, fusioni strette.

In questo modo, le nuove entità amministrative (Comuni) saranno liberate dal Patto di stabilità per cinque anni e riceveranno maggiori trasferimenti dallo Stato nell'ordine del 20% di quelli avuti nell'anno 2010 dai Comuni fusi. Un beneficio non certo una tantum, dal momento che si parla di una durata di dieci anni, consentendo finalmente una pianificazione amministrativa almeno su due legislature (il nuovo Comune di Scarperia e San Piero riceverà oltre 500 mila euro di trasferimenti per dieci anni ed altri 250 mila per cinque anni dalla fusione in base alla LR 68/2011).

 

Ma, non solo: la riduzione dei Comuni permetterà di creare risparmi e valorizzare le risorse per investire nei servizi alla popolazione ed alle imprese. Per Pieve a Nievole, ma non solo, sarebbe una grande opportunità la fusione con i territori limitrofi, al termine di un percorso partecipativo che coinvolga i cittadini e dopo uno studio finalizzato a valutare benefici e criticità.

 

La fusione con il Comune di Montecatini Terme riunirebbe sotto un unico municipio un territorio divisosi soltanto in epoca recente. Allo stesso modo, debbono essere considerate le possibilità di fusione con Monsummano Terme e l’opzione di associare l'intera Valdinievole Est, coinvolgendo, oltre a Monsummano e Pieve a Nievole, anche Larciano e Lamporecchio. Così, come non potrebbe essere esclusa a priori una fusione che interessi Pieve a Nievole, Montecatini e Massa e Cozzile.

 

Le possibilità sono molteplici e meritano tutte di essere valutate nel dettaglio. I cittadini è essenziale che partecipino a queste decisioni, ciò che va superato è la cortina di silenzio su questo tema che alcuni cercano di erigere. La politica provinciale e locale, le amministrazioni stesse  sono a chiamate a rispondere a questa significativa sollecitazione riformista. Bisogna muoversi velocemente con atti reali e concreti.

 

Servono segnali inequivocabili. Se ci crediamo, dobbiamo metterci la faccia. L'assetto istituzionale tradizionale ha già iniziato un profondo percorso di riforma  (abolizione delle province, nuovo Senato della Repubblica): la riforma non può essere propinata solo dall’alto, ha bisogno che tutti insieme (amministratori nazionali e locali, comunità) lavorino alla sua definitiva definizione e alla sua applicazione sui territori".

 
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26/10/2015 - 20:59

AUTORE:
Giovanni Torre

Se è così, completo il mio commento,ripartendo dallo stesso punto di quello già pubblicato.
Montecatini Valdinievole dovette accettare la divisione a tre,per l'autonomia di Pieve non ci furono problemi mentre per Bagni si oppose alla sua autonomia,infatti aveva capito le tante potenzialità turistiche della località.
Ritorno al tema,tra Pieve a Bagni ci furono scambi di territori,Pieve cedette il tratto che da Mezzomiglio arrivava in Piazza Italia,in cambio ricevette il Vergaiolo e la zona dei Tanelli,questo di comune accordo e con la pace di tutti.
Quindi non credo che un vero bagnaiolo di buon senso, o montecatinese che dir si voglia ,si sogni di considerare la Pieve come una sua periferia ma,al contrario, un comune confinante con 110 anni di autonomia ed alla pari con tutti gli altri della Valdinievole!
Questo il mio pensiero da residente montecatinese da soli 65 anni.
Saluti.

26/10/2015 - 15:59

AUTORE:
Torre

Il mio commento precedente è stato interrotto sul più bello,gradirei che ci fosse l'aggiunta come io ho scritto,altrimenti non rende l'idea del mio pensiero.

Grazie

Signor Torre, il suo commento è stato pubblicato integralmente, senza alcun taglio. Probabilmente c'è stato un errore da parte sua nell'invio.
La redazione

26/10/2015 - 13:22

AUTORE:
Giovanni Torre

leggo con interesse la sua opinione sulla presunta "periferia" voluta da Montecatini nei confronti del suo comune Pieve.

Lei ci parla di storia e la storia ci insegna che i pievarini sono gente discesa da Montecatini Valdinievole in caso di assedi e guerre di quei tempi,quindi almeno questo me lo conceda.

Pieve aveva le carte in regola per chiedere l'autonomia nel 1905,i Bagni no pechè erano al di sotto dei numeri dei residenti richiesti dal regio governo.

Facendo un passo indietro ,circa 20 anni prima,era già stata fatta un'eccezione con Altopascio(sempre provincia di Lucca),che non aveva il numero richiesto ma poi, con la ferma determinazione del monsummanese vice re dell'Eritrea Ferdinando Martini,tutto andò nella direzione voluta.

Montecatini Valdinievole dovette accettare questo stato di cose,per

26/10/2015 - 13:15

AUTORE:
Spartaco

La fusione dei comuni della Valdinievole é l'unica possibilità per scongiurare il rischio di marginalizzazione della nostra area rispetto ai comuni capoluogo, all'influenza dell'area metropolitana di Firenze, all'area della costa. L'altezza delle case é un falso problema. Il problema é che le politiche di sviluppo si decideranno in Regione e la Regione non potrà dialogare con 279 comuni. Prima questa attività di concertazione veniva fatta dalle province, adesso non più. Questo è il mio punto di vista e la falla di questa riforma istituzionale approssimativa. Spero che l'Onorevole Fanucci presenti un DDL che elimini i comuni sotto una certa dimensione, se l'onorevole ci crede lo faccia.

26/10/2015 - 9:38

AUTORE:
Andrea

Scusate se mi intrometto. In politica si puó dire di tutto, me ne rendo conto. È ovvio che una casa abbia, per regolamento, un'altezza diversa da Pescia a Lamporecchio. Non sono uguali i territori di questi due Comuni.

26/10/2015 - 7:56

AUTORE:
Daniele Delpin

Caro Nicola ,

i nostri confronti li facciamo in mezzo ai cittadini e ai loro rappresentanti, e ti posso assicurare che per esempio nel nostro ultimo confronto a Monsummano, siamo partiti dalla necessità di un piano urbanistico unico per tutta la VALDINIEVOLE , è mai possibile per esempio che una casa abbia un altezza diversa da Pescia a Lamporecchio ?

Mi pare inoltre che già alcuni comuni hanno iniziato a associare servizi con successo e virtuosismo ( polizia municipale Buggiano Ponte e Massa e C. , urbanistica Larciano e Lamporecchio ) , quindi la necessità c'è tutta ed è interesse dei cittadini .

Concludo che credo sia meglio sempre discutere con i cittadini e sollecitare confronti e partecipazione anche quando l'argomento della discussione ci "sconcerta"

Cordialmente
Daniele Delpin

24/10/2015 - 20:00

AUTORE:
Nicola Tesi

Sinceramente sono sconcertato da questo dibattito, lontano dalle problematiche della gente. Il problema di chi oggi amministra è quello di poter dare risposte ai cittadini garantendo servizi. Le strade per farlo sono sicurmante molteplici e solamente con una quantità di personale adeguato si può continuare ad erogare servizi ed a manutenre il patrimonio. Per questo non è necessario dare 250.000 a comune x 5 anni che si fonde, bensi prima di tutto poter garantire l'assunzione di personale per continuare ad erogare servizi che non durano 5 anni.... come la mensa, gli asili nido, le atitvità culturali e sportive, quelle sociale e sopratutto la manutenzione del patrimonio. E' evidente che in questi anni ed anche questo governo, ad oggi, non ha operato MAI TAGLI di risorse ai ministeri ed agli Enti centrali, ha abbandonato la famosa spending rewiew del piano cottarelli dove veramente potevano aggredire i costi superflui e gli enti inutili. E' necessario riflettere anche su questo punto.

24/10/2015 - 18:21

AUTORE:
Daniele Delpin

Sinceramente non ci avevo/avevamo pensato , mi sembra un ottima idea , grazie .
Al primo confronto invitammo un assessore eletto dopo la fusione di Casciana Terme e Lari , a sua volta facenti parte dell'Unione dei Comuni della Valdera , ma cercheremo se possibile di accogliere la tua proposta .

Cordialmente
Daniele Delpin

24/10/2015 - 13:40

AUTORE:
pievarino pensante

Ripercorriamo la storia dei nostri comuni che già la diceva lunga sulle motivazioni che spingevano una certa parte dell'allora comune di Montecatini Valdinievole a pretendere che il nuovo comune si chiamasse Bagni di Montecatini e avesse sede a Montecatini; bene, da pievarino pensante sono d'accordo su questa nuova "vecchia" idea di accorpare Pieve a Montecatini e mi esprimo con le parole del Consigliere Trinci che rappresentava insieme ad altri la frazione di Pieve nel consiglio comunale del 25 ottobre 1893, quando nuovamente i rappresentanti della frazione di Bagni di Montecatini per voce del consigliere Silvestri tornarono all'attacco per riassorbire Pieve, riporto testualmente: "il consigliere pievarino Trinci insorse proponendo per motivi di economia che "il nuovo Comune abbia il nome di Pieve a Nievole e la sede sia pure alla Pieve a Nievole". Leggete la storia di come nacquerono i nuovi comuni, forse vi illuminerà anche sulle dinamiche attuali che vorrebbero ritentare nuovamente di rendere Pieve a Nievole la periferia di Montecatini.
E come ha detto il Sindaco di Pieve a Nievole nel suo articolo mi trovo d'accordo sull'unione di tutta la Valdinievole "e non creare tanti piccoli feudi utili solo a pochi e che non darebbero un peso reale alla Valdinievole anche e sopratutto nella ripartizione delle risorse".

23/10/2015 - 19:40

AUTORE:
Gianluca

Grazie Daniele della risposta. Seguo con interesse le vostre iniziative sul tema e con il tempo mi sono convinto sempre di piú che la fusione sia una baggianata mentre l'unione potrebbe portare dei vantaggi. Anche se sarebbe come dar vita nuovamente ad una provincia. Naturalmente sono idee personali e posso sbagliarmi.

Che ne dite la prossima volta di invitare anche uno o piú rappresentanti di quei 8 comuni che hanno votato no al referendum di fusione?

Saluti

23/10/2015 - 17:40

AUTORE:
Toro seduto

Questo comune qui devi metterlo li, quest'altro qui va spostato la...Esatto. Idee chiare...non pervenute.

23/10/2015 - 15:57

AUTORE:
Daniele Delpin

Caro Gianluca
non ci rivolgiamo solo al Sindaco , la nostra Associazione si impegna nel confronto tra cittadini , non c'è nessuna proposta predeterminata ma solo una riflessione sulla situazione data di fatto .

Le possibilità sono molteplici e meritano tutte di essere valutate nel dettaglio tranne , secondo noi , restare fermi su noi stessi .
I cittadini è essenziale che partecipino a queste decisioni, ciò che va superato è la cortina di silenzio su questo tema che alcuni cercano di erigere.
Quando parliamo di efficienza e efficacia dovremmo imparare ad affiancare anche il concetto di adeguatezza, che tra le altre cose é previsto all'art. 118 della Costituzione.
Le trasformazioni del territorio riguarda anche la fiducia in noi stessi quando accettiamo una sfida che guarda al futuro, che ha l'ambizione di costruire una nuova comunità e di mettere insieme le forze invece di accettare la crisi, un'innovazione che riconfigura e ricomprende il capitale sociale, i percorsi della storia, le identità, le opere d'arte e il senso del bello che sempre sono andate oltre le mura cittadine.

Ritornare ad essere quello che siamo, questo significa fare grande politica oggi."

Daniele Delpin
Presidente Adesso Valdinievole

23/10/2015 - 14:09

AUTORE:
alex

Adesso! Però datevi una carmata perché é pensare che i comuni sia possano sommare come pere o mele é sbagliato. La fretta fece i gattini ciechi. Invece di rottamare, imparate.

23/10/2015 - 11:45

AUTORE:
Gianluca

Quindi consigliate al Sindaco di Pieve a Nievole di cedere al ricatto del patto di stabilità e dei trasferimenti ai comuni? Cioè dovrebbe fondere il comune che amministra, e per cui è stata votata, solo per ottenere fondi e trasferimenti che ci sono ma non vengono dati?