Nell’aprile scorso, l’amministrazione comunale ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria della scuola primaria De Amicis, per un importo totale di 74.000 euro, attivandosi immediatamente dopo per reperire le risorse necessarie alla realizzazione dei lavori.

La  Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, nell’ambito del bando Cantieri aperti 2015, ha finanziato l’intervento con 60.000 euro di contributo. Nel frattempo, una porzione di gronda del cornicione sul lato est della scuola si è distaccato, cadendo al suolo nella zona sottostante,  opportunamente delimitata con nastro segnaletico dall’amministrazione comunale.

Vista la gravità della situazione e considerato l’impegno del governo per rendere più sicuri gli edifici scolastici, anche attraverso il piano di interventidenominato #scuolesicure, i deputati Bini e Fanucci hanno presentato nei giorni scorsi un’interrogazione, per chiedere al governo quali provvedimenti intenda assumere in fatto di sicurezza dei plessi scolastici.

“Il governo ha già dimostrato di investire sulla scuola, anche in termini si sicurezza degli edifici col programma #scuolesicure – hanno dichiarato i deputati Caterina Bini ed Edoardo Fanucci –La situazione di tante strutture che ospitano i nostri ragazzi è però davvero drammatica. Nella nostra provincia, la scuola De Amicis di Pieve a Nievole è un caso emblematico: c’è necessità di intervenire subito e al meglio, per mettere in sicurezza la scuola”.

“Abbiamo perciò presentato un’interrogazione al governo, per chiedere quali misure intenda assumere, a partire dalla legge di stabilità 2016, per intervenire con ancora maggiore decisione – hanno continuato i due deputati - Spesso alle nostre amministrazioni comunalisarebbe sufficiente un maggiore sblocco del patto di stabilità: potrebbe essere la soluzione, in caso di interventi urgenti e necessari per la sicurezza delle scuole, come quello di Pieve a Nievole”.

Anche il sindaco Gilda Diolaiuti riconosce che il governo sta facendo molto se si pensa che ha ereditato una situazione dove per vent'anni poco è stato fatto per l'edilizia scolastica, ma non basta. Occorre sicuramente uno sblocco mirato e più deciso delle risorse affinché i comuni siano messi nella condizione di poter agire tempestivamente senza essere costretti a limitare le gare di appalto in base alle disponibilità del momento.