Monsummano Terme Bene Comune replica al presidente del consiglio comunale.

"Che la parzialità del presidente del consiglio comunale sia stata messa in mostra per l’ennesima volta non ci ha sorpreso. Invece ci ha amareggiato che abbia votato contro insieme al padrone del Comune alla richiesta di sospensione momentanea da parte del consigliere Natali. Un atto legittimo ma sicuramente ben poco democratico e ancora di più se a farlo è chi dovrebbe ricoprire il ruolo di “arbitro” del consiglio comunale.

In passato non sono mancati presidenti che hanno preferito astenersi dal votare proprio per quanto rappresentavano. Ma se questo si può anche accettare a denti stretti su questioni di merito come gli ordini del giorno, ci pare assai inopportuno che il presidente del consiglio esprima un voto contrario su richieste tecniche da parte dei consiglieri. Cosa che per esempio nell’ultima convocazione delle commissioni non si è permesso di fare il consigliere Moceri che per una volta ricopriva il ruolo di presidente.

Gli altri consiglieri di maggioranza poi hanno votato a favore della prima richiesta di sospensiva, a differenze del loro padrone, perché colti in contropiede da una richiesta nuova e che non conoscevano. Invece alla seconda richiesta da parte del consigliere Conti si sono ben guardati da votare a favore e si sono allineati al capo dimostrando che all’interno del Pd la libertà di voto decantata a mezzo stampa dal presidente del consiglio non esiste. Anzi, è stata solo un incidente di percorso.

Ma questo in fondo è in linea col “nuovo” che avanza. Un “nuovo” che a partire dal livello nazionale mostra una concezione semiautoritaria della fare politica e ricorda il menefreghismo di un certo Ventennio. E anche qui c’è poco da stupirsi in quanto si è governati da un gruppo di abusivi non solo perché non eletti, ma perché rappresentanti di una legge incostituzionale. E forse è per questo che hanno deciso di stravolgere la Costituzione.

Dunque se questo è il modus operandi del ducetto di Rignano, tanto meno possiamo pretendere rispetto dai vari padroni locali che ormai ricordano i vecchi podestà.

Sulla “sinistra” che governa in quasi tutto il territorio nazionale che dire? Essa fa sembrare Andreotti, Cossiga o Scelba dei rivoluzionari bolscevichi dopo che sta completando la distruzione dei servizi pubblici a favore di banche e pseudo cooperative amiche lasciando i cittadini senza il primo e più vicino sostegno politico qual era il Comune".