Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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PIEVE A NIEVOLE
Comitato territorio: "Favorevoli al raddoppio della ferrovia, ma non condividiamo le scelte dell'amministrazione"

22/3/2016 - 12:14

Il Comitato per il territorio di Pieve a Nievole, ieri ha presentato al Comune un documento sul percorso amministrativo-istituzionale riguardo la viabilità e il raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca . 

"Abbiamo sottoposto all’amministrazione nuovi elementi da valutare e sui quali riflettere. L’amministrazione comunale dal 2004 in poi, evidenzia la necessità di pensare a un riordino viario complessivo del territorio e la volontà di coinvolgere tutti gli enti interessati. Pertanto il Comune commissiona uno studio all’Università di Pisa per un riassetto stradale funzionale e organico che risolva le criticità oggettive dell’intero territorio comunale. 

Di fatto lo studio dell’Università di Pisa ed il protocollo d’intesa 2010 davano un’assoluta priorità alla riorganizzazione dello svincolo autostradale ed alla variante regionale. Quest’ultima avrebbe dovuto supportare tutto il traffico pesante tra l’innesto sulla SR436 e quella sulla SR 435 previsto in località Panzana, sollevando totalmente l’abitato di Pieve a Nievole dal flusso extra- urbano.

La giunta comunale tramite l’opuscolo “Pieve Informa” del 2010 comunica ai cittadini l’esistenza di un progetto generale di viabilità, senza entrare nel merito delle soluzioni che poi si intenderanno adottare. Nello stampato si descrivono le priorità stabilite nei protocolli d’intesa siglati dalle amministrazioni interessate nel 2008 e 2010: tali priorità, da tenere presenti nella progettazione e nella successiva realizzazione di qualunque intervento, dovevano risolvere le problematiche relative al traffico nel nostro Comune. Constatiamo che i progetti delle suddette opere prioritarie non sono ancora stati presentati e dubitiamo che nel frattempo siano stati stanziati i finanziamenti pubblici necessari.

Dal progetto pubblicato nello stesso notiziario della giunta comunale “Pieve Informa”, il collegamento che passa nell’area Minnetti, è descritto come una strada di superficie che si immette nella rotonda della nuova strada regionale da realizzare dalla Panzana a via Roma. Con un disegno bidimensionale e senza una legenda specifica, come possono capire i cittadini che la strada indicata in verde è un sottovia carrabile con un tunnel profondo 8/9 metri? Ciò significa che la comunicazione è stata insufficiente e per questo motivo nessun cittadino ha potuto contestare.

Ancora una volta teniamo a precisare che il comitato è pienamente favorevole al raddoppio della ferrovia, ma sottopone a tutti gli enti interessati ulteriori osservazioni.

Solo 3.900 metri dividono il ponte della ferrovia di Pieve a Nievole da quello dell’Ippodromo di Montecatini, due comuni e due visioni opposte. A Montecatini si caldeggia la ferrovia sopraelevata per salvaguardare il tessuto urbano e a Pieve a Nievole si raddoppierà la ferrovia a raso. Di fatto le opere di futura realizzazione cambieranno in modo irreversibile non solo il contesto paesaggistico, ma in modo particolare la sicurezza della viabilità in una parte importante della zona. Il territorio è uno solo densamente urbanizzato e con grossi problemi di mobilità. Oggi, ne sopportiamo già le difficoltà figuriamoci domani dopo la chiusura dei 2 passaggi a livello e con il traffico urbano evidentemente dirottato verso Monsummano e Montecatini Terme.

Perché Rfi non ha considerato Pieve a Nievole e Montecatini Terme un unico territorio?

In considerazione di quanto esposto, e consapevoli che si possa ancora intervenire con finalità migliorative sul progetto, rispondendo appieno alle attese e alle preoccupazioni più volte espresse dalla cittadinanza, auspichiamo che l’amministrazione comunale si impegni fino in fondo per non lasciare nulla di intentato per salvaguardare il territorio nella sua interezza. 

Il consiglio comunale, compresi assessori e consiglieri, è l’organo di rappresentanza e decisione dei cittadini il cui doveri sono quelli di ascoltare, tutelare e informare sulle scelte amministrative che riguardano la collettività.

Ricordiamo all’amministrazione comunale che le 537  firme della petizione, rappresentano il 10% dei votanti alle ultime elezioni di questo Comune. Queste sono il frutto di un dissenso crescente sulle scelte compiute da questa amministrazione e per le quali attendiamo risposta".




Fonte: Comitato per il territorio di Pieve a Nievole
 
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28/3/2016 - 9:29

AUTORE:
Montecatinese

Il mio commento sul comitato territorio passato in data 26,ore 14.36.non ha avuto la possibilità di essere visionato .come gli altri,sul frontespizio del giornale telematico.
Capisco la Pasqua ma chi lo scrive avrebbe anche il piacere di una parziale lettura da parte dei visitanti il sito,specie quando non è a carattere politico, offensivo o polemico nei riguardi degli altri.

26/3/2016 - 14:36

AUTORE:
Montecatinese

Il commento precedente tende a farne una questione di scontro tra comuni gemelli,non è così caro Sig.Maurizio,Pieve non è mai stata la cavia di nessuno,Montecatini vive lo stesso senza avere nè ghetti nè cavie alle porte.
Detto questo,per precisazione,ritengo doveroso fare il punto della situazione:
L'interlocutore (Rfi) e anche Autostrade per l'Italia,sono potenze che fanno i loro interessi purchè i loro conti tornino,spendere il minimo per avere il massimo.
La nostra valdinievole è cambiata parecchio dall'apertura del tratto ferroviario PT-LU,oggi il baricentro è la zona Centro-Est e non più l'Ovest come era stata per secoli,già dalla costruzione dell'Autostrada Fi-Mare(ultimo tratto inaugurato nel 1933) lo si era capito che quella era la strada più veloce per collegare Firenze alla Versilia.
Montecatini e Pieve hanno ereditato da 150 anni questa servitù di avere 3 e 2 passaggi a livello in centro,cosa che non esiste a Borgo a Buggiano e Pescia,questo è innegabile e non importa consultare l'Università di Pisa.
Soluzione, ridisegnare il tutto facendo passare la ferrovia,a doppio binario, nella campagna adiacente all'Autostrada,casello di Montecatini decentrato per favorire sia Pieve che Monsummano Terme,addio ai muri,passaggi a livello,sopraelevate,sottopassi ed a tutti quei marchingegni per spendere meno e rompere ancora per altri 150 anni.
Le cose ,se si fanno,devono essere fatte bene,altrimenti lasciano il tempo che trovano.

25/3/2016 - 13:43

AUTORE:
Maurizio

Semplice, Pieve è stata scelta come cavia per le opere di viabilità in sostituzione dei passaggi a livello. Quando fra un paio di anni si ammettera' che Pieve è stata devastata e divisa da muri e sottopassi, il sacrificio di un paese servira' a buttare a monte lo stesso progetto su montecatini. A quel punto il Fiore all'occhiello della Valdinievole sarà preservata e Pieve diventerà il ghetto del comune unico.
Fin troppo facile per un governo/Regione/provincia PD imporre un'opera in un piccolo paesello rosso da sempre che per miopia o incapacità ha accettato un progetto calato dall' alto.
Amarezza....

24/3/2016 - 10:04

AUTORE:
Daniele

Perché Rfi non ha considerato Pieve a Nievole e Montecatini Terme un unico territorio?
Questa è la domanda a cui spero qualcuno si degni di rispondere...