MONTECATINI - Il Pd replica al M5S dopo l'ultimo consiglio comunale.

"Ci troviamo a dover rispondere in merito al post apparso sul sito del comitato Valdinievole 5 Stelle a firma “Simone Magnani - Gruppo Movimento 5 Stelle Montecatini T.” e diffuso in seguito da alcune testate giornalistiche. Riteniamo quanto riportato grave, offensivo e diffamatorio non solo nei confronti del sindaco, della giunta e dei consiglieri eletti nelle liste del Partito Democratico ma anche verso quei cittadini, e sono tanti, che hanno dato loro fiducia con il voto.

In quell’articolo leggiamo esterrefatti l’espressione “voto di scambio” accostata ai consiglieri comunali del Pd, tutte persone agli antipodi da questo tipo di fenomeno. L’autore si deve in seguito essere accorto della gravità di quanto scritto, infatti successivamente è arrivata una tardiva precisazione che tenta maldestramente di correggere il tiro attraverso la definizione di “voto di scambio legale” presa da wikipedia.

Il Pd di Montecatini è accusato anche di “non sapere”, forse invece è proprio l’autore dell’articolo a non sapere o a non voler ricordare che di voto di scambio sono accusati alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle di Quarto con l’accusa di aver agevolato il clan camorristico dei Polverino.

A proposito dell’inceneritore di Montale il Movimento 5 Stelle evidentemente non sa che gran parte delle richieste da loro avanzate già sono state portate avanti durante il mandato della prima giunta Bellandi: nel documento denominato “Osservazioni all’atto preliminare del Piano Interprovinciale per la gestione dei rifiuti Ato Toscana Centro” sono riportate valutazioni in merito al non opportuno ampliamento dell’impianto di Montale, alla penalizzazione di contratti in essere con i gestori della raccolta dei rifiuti là dove non sia possibile attuare il “porta a porta”, la richiesta di una adeguata informazione relativamente alla raccolta differenziata e l’incentivazione della ricerca anche a livello universitario per promuovere modalità alternative all’incenerimento dei rifiuti come la “dissociazione molecolare”.

Il Pd non intende portare avanti dichiarazioni spot che non possano essere tradotte in operazioni amministrative concrete, in particolare quando si parla di temi delicati come la salute dei cittadini. Non è nostra intenzione fare come il Movimento 5 Stelle di Parma che ha passato l’intera campagna elettorale promettendo che l’inceneritore di Ugozzolo non sarebbe stato aperto mentre oggi l’impianto è in funzione a pieno regime e brucia, oltre ai rifiuti solidi urbani di Parma anche quelli provenienti da Reggio Emilia e oltre 60.000 tonnellate di rifiuti speciali provenienti da tutto il territorio nazionale".

In foto: il segretario comunale del Pd Franco Pazzaglini