Ieri sera i consiglieri comunali del Pd Pietro Rosellini e Siliana Biagini hanno presentato una mozione avente come oggetto il sostegno all’iniziativa di legge “Modifica all’articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n. 75, concernente l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”, presentata in Camera dei Deputati dalla on.le Caterina Bini e sostenuta da uno schieramento di forze politiche trasversale.

Con l'introduzione del reato di acquisto di servizi sessuali - spiega la proposta di legge - si mira a eliminare la prostituzione in quanto essa incentiva la tratta di esseri umani e viola la dignità delle donne. La mozione è stata votata da tutti presenti, con eccezione della minoranza che si è astenuta.
 
"Sia chiaro - spiega Rosellini - che non reputiamo la legge esaustiva, cioè che riesca debellare definitivamente il triste fenomeno della prostituzione e della tratta delle nuove schiave. Semplicemente pensiamo che questo sia un passo importante, nel rispetto della prostituta in quanto donna, per dare un mezzo efficace alle forze dell’ordine (attualmente povere di utili strumenti) per il contrasto allo sfruttamento della prostituzione. 

Colpire la domanda significa ridurre anche l’offerta di un mercato abietto, in cui le vittime sono soggetti deboli, vulnerabili, spesso minorenni e ridotte in schiavitù. Non è moralismo, non è bigottismo: è una strada intrapresa da stati laici e moderni come Svezia e Francia.

In ogni caso questa iniziativa parte dal presupposto della dignità della donna in quanto persona, quella dignità, anche da molti uomini calpestata, che venne fortemente proposta alla politica e all’opinione pubblica dalla senatrice Merlin nel lontano 1958; noi vogliamo altrettanto fortemente porci nella scia di questo pensiero libero, democratico, in cui i rapporti uomo-donna sia “altri” (e ben più “alti”) rispetto a quelli legati alla mercificazione del corpo umano".