Il Movimento 5 Stelle interviene sull'Unione e la Fusione dei Comuni.

"In più occasioni il sindaco Taddei si è dichiarato favorevole a una possibile fusione di alcuni comuni della Valdinievole; anche durante l’incontro pubblico sul tema tenuto a Bellavista, ha espresso la sua linea comprendendo i vantaggi economici e le prospettive per una migliore gestione del territorio e dei servizi.

Le ultime dinamiche politiche propongono però un panorama ben diverso, tutto proiettato verso l’Unione dei comuni. Infatti in tutti i consigli comunali sta piombando come un fulmine a ciel sereno, lo statuto dell’Unione dei Comuni per l’approvazione, senza che i cittadini ne sappiano niente. Si sappia che l’Unione e la Fusione sono due cose ben diverse. Ambedue si porrebbero l’obbiettivo di ridurre i costi dei servizi soprattutto avendo maggior peso nelle contrattazioni, anziché agire per singoli comuni.

L’Unione però va a creare un altro ente di 2° livello, come l’attuale provincia, quindi un apparato in più composto da tutti i sindaci e da alcuni consiglieri, con relative cariche e costi, struttura non elettiva e calata dall’alto senza un vero processo democratico e condiviso col popolo. In questo caso i sindaci risponderanno sempre meno agli impegni presi con gli elettori del proprio paese, allontanandosi sempre più dalle loro esigenze, avendo perso parte del potere decisionale.

La Fusione invece sarebbe frutto di un ampio processo partecipativo, che andrebbe a coinvolgere tutta la cittadinanza, attuando una capillare informazione e procedendo poi ad un referendum, lasciando la decisione finale al popolo. Il processo di fusione sarebbe graduale e quindi si comincerebbe col fondere 2 o 3 comuni più affini procedendo a nuove elezioni, con rappresentanti direttamente eletti. Anziché creare una sovrastruttura, si costituisce un unico consiglio, con un’unica giunta risparmiando quindi sui costi della politica. Sportelli e uffici rimarrebbero distribuiti sul territorio come adesso come anche per l’Unione. Nel caso della Fusione oltre ai costi dei servizi si abbatterebbero anche quelli politici. Inoltre solo per la Fusione è previsto lo sblocco del patto di stabilità per 3 anni e incentivi e contributi preziosi, che oltrepassata la scadenza prevista andrebbero persi.

Proprio per queste opportunità economiche, in questo momento di crisi, sarebbe da stolti propendere per l’Unione, che porta ulteriori costi anziché scegliere la Fusione con i suoi vantaggi. Tempo fa il M5S ha portato in consiglio una mozione che invitava alla formazione di un tavolo di discussione intercomunale, per affrontare in tempo l’argomento. Mozione accolta con scarso risultato, visto che ad oggi ci troviamo con questa imposizione, senza il tempo di poterla contrastare efficacemente.

In tutto questo rincuora il fatto che il sindaco abbia già preso una chiara posizione in proposito che lasciando intendere le sue intenzioni verso la Fusione. A questo punto il M5S auspica che il sindaco riesca a tenere la barra dritta e che voti contrario allo statuto dell'Unione dei Comuni, senza cedere ai dettami del Pd. Partito col quale si è coalizzato, e che detta legge su tutto il territorio facendo approvare il documento a man bassa all’oscuro dei cittadini. Per la cronaca, una volta approvato il documento, Buggiano farà parte dell’Unione dei Comuni, senza possibilità di recedere".