I consiglieri comunali Luca Biscioni e Gian Paolo Pieraccini intervengono sul futuro dell'ospedale.

"Ci giungono in questi giorni voci preoccuparti inerenti il destino del servizio di sala gessi dell'ospedale. Questo servizio è sempre stato un fiore all'occhiello del nostro nosocomio. Ci parlano di una media di accessi di circa 15-16000 ogni anno, in parte come urgenze e in parte come ambulatorio programmato ortopedico.

Gli operatori di tale servizio oltre che con la loro professionalità (confezione e rimozione di apparecchi gassati, supporto ai medici per riduzioni fratture e lussazione, medicazioni, reperibilita' notturne e festive) che li rende praticamente insostituibili, si sono sempre distinti anche per la collaborazione data alle sale operatorie e ai reparti; hanno sempre svolto anche un lavoro di tipo amministrativo impegnandosi nel calcolo dei vari e molteplici ticket da pagare (in questo aiutando anche la radiologia) e controllando l'avvenuto pagamento. Negli anni questo servizio ci risulta sia stato diminuito inviando alcuni operatori in altri reparti.

Gli operatori ci dicono che con il 31 dicembre, unendo pensionamento etc., il loro numero sarà ridotto a 3 unità ("Siamo oltre metà dicembre e ancora non sappiamo quale sarà il nostro destino. Per gli ambulatori vi sono già prenotazioni per i prossimi mesi. Nel solo mese di gennaio ci aspettano 38 turni di reperibilità. È  un lavoro specifico e peculiare, a livello sindacale il massimo è di 75 turni annui. La media è quindi di 6.5 turni al mese. Ora siamo solo in 3. Quale sarà il destino della sala gessi dal 1° gennaio? Mancano pochi giorni, chiediamo indicazioni ma ancora non sappiamo niente".

Sindaco la interroghiamo: corrisponde al vero tutto ciò? Quali provvedimenti sta adottando per tutelare la salute dei nostri concittadini? Si sta adoperando affinché il nostro ospedale continui ad avere perfettamente funzionante il servizio di sala gessi anche dal prossimo 1 gennaio?

Data la estrema necessità e produttività, la peculiarità del servizio offerto che richiede quindi operatori assai esperti, perderlo sarebbe un ulteriore grave declassamento per l'ospedale di Pescia. Data la importante problematica e le scadenze così ravvicinate chiediamo urgente risposta nel prossimo consiglio comunale".