Comunicato stampa a cura del comitato "Cittadanza Resistenza" di Monsummano: "Come? L'ottava vasca al posto dell’Oasi proposta in campagna elettorale dal Sindaco Vanni? Prima di prorogare l’attività della discarica per ulteriori 10 anni rispetto alla scadenza prevista al momento della presentazione del progetto di insediamento, si verifichi l’attuale stato del terreno sottostante e si mettano in atto tutti i correttivi per prevenire tutti i rischi alla popolazione, anche in considerazione dei cambiamenti climatici (bombe d'acqua) e delle attività antropiche nel frattempo intervenuti.

Abbiamo letto sulla stampa (il tirreno del 17/01/2017) che la discarica del Fossetto presto avrà l’ottava vasca per il contenimento dei rifiuti, che si aggiungeranno alle sette ormai sature di rifiuti prodotti da mezza toscana negli ultimi 25 anni. Essa prorogherà la sua attività fino al 2022 (almeno).

Sintetizziamo qui le nostre perplessità su questa ipotesi.

Primo, sconforta il silenzio assenso delle opposizioni comunali di Monsummano e delle associazioni ambientaliste: nessuno ha finora ha replicato a quanto scritto dal Tirreno.

Secondo, incredibile la “sterzata” del Sindaco Vanni che in campagna elettorale parlava di Oasi verde e parco tematico nel 2019, con tanto di presentazione del progetto davanti alla cittadinanza, mentre adesso, invece, nonostante l’avvio della raccolta differenziata, egli pensa di fare l’ottava vasca per la proroga almeno fino al 2022 dell'attività della discarica.  Perché?  Gli è stato imposto o è per la sua sola volontà? Che cosa avremo in cambio?

Terzo, ma primo nelle "nostre" priorità, riteniamo che tale scelta sia sbagliata per la cittadinanza di Monsummano Terme.  Ecco sinteticamente perché:

1)     Il periodo di latenza di una discarica su di un territorio è un elemento di forte criticità ed è naturale che tutto l’ambiente circostante ne risenta in maniera proporzionale. La scadenza naturale della discarica del Fossetto era prevista per il 2013 mentre adesso si pensa di farla arrivare almeno al 2022.

2)     La discarica è ubicata a ridosso dell’area naturale del Padule di Fucecchio, che è una zona a rischio idrogeologico elevato. Oggi anche dato l’aumento delle piogge e delle continue allerte meteo per le “bombe d’acqua”, tale rischio è più impattante. E’ già successo con le alluvioni degli anni passati e non a caso esistono le carte della pericolosità dell'autorità del bacino Arno a dimostrarlo. Per questo fatto non si riscontrano, almeno da ricerche web pubbliche, elementi tali che dimostrino una messa in sicurezza tale da evitare questo rischio.

3)     Il fatto che le vasche siano state autorizzate dalla Provincia all'elevazione fino ad oltre 20 - 23 metri in altezza potrebbe comportare qualche dubbio sulla tenuta fondale dell'impermeabilizzazione delle vasche stesse con ipotizzabile pericolo di trafilamento del percolato nella falda acquifera padulina, e chissà dove potrebbe riemergere o spandersi un possibile inquinamento occulto, nonostante la buona volontà di chi amministra.

4)     Nel 2005 i principali specialisti in materia (tra cui il Cnr di Pisa, l’Ars della Toscana e l’Arpat) pubblicarono gli esiti di uno studio epidemiologico sulla rivista scientifica “Epidemiologia e prevenzione anno 29 – dicembre 2005 – Supplemento 5-6” comparando la mortalità tumorale registrata tra la popolazione residente intorno (raggio di 5 km) alle sei principali discariche della Toscana, tra cui anche il Fossetto, evidenziando alcuni dati statisticamente rilevanti su cui  approfondire con uno studio successivo. Questo approfondimento non risulta essere mai stato fatto.Queste sono le argomentazioni per le quali riteniamo che sia sbagliata la proroga dell’attività della discarica del Fossetto fino al 2022 (almeno) senza considerare questi aspetti.Sommessamente vorremo che qualcuno dimostrasse che queste criticità sono infondate, rispondendo pubblicamente a questi punti, senza proporsi come al solito alla cittadinanza con progetti faraonici che mai si realizzeranno. Aggiungiamo anche che, magari cogliendo l’occasione del confronto democratico, il Sindaco possa spiegare alla comunità come (sono stati e) si ipotizza saranno spesi i soldi che entreranno nel bilancio comunale nei prossimi anni, rendicontandone annualmente e puntualmente ogni singola spesa alla cittadinanza, la quale finora ne ha subito sola la presenza in loco".

Comitato Cittadinanza Resistenza

I Rappresentanti

Alessandro Rossi
Tiziana Adele Scannella