PESCIA - “Pochi giorni fa abbiamo inaugurato la messa in funzione del nuovo angiografo dell'ospedale. A seguito di questa novità, alcuni audaci commentatori, impotenti al cospetto di una delle tante promesse mantenute, hanno aperto il dibattito (passando però dal culturale al ricreativo e non viceversa come nella mitica casa del popolo di 'Berlinguer ti voglio bene') sottoponendo a critica il fatto che il personale che opererà con questa dotazione non sarà esclusivamente attribuito all'ospedale di Pescia ma costituito da un'equipe che turnerà con il San Jacopo di Pistoia.

Il solito vecchio derby tutto politico (con la p minuscola e miserrima) tra i due presìdi che fa gonfiare il petto dei polemisti e che però nuoce gravemente alla salute delle cittadine e dei cittadini.

Per quanto si possa rilevare un bisogno di maggiore dotazione organica (e su questo esiste lo spazio di un dibattito vero e di una verifica affidabile), resta comunque evidente che un personale che affronta quotidianamente un numero di casi maggiore garantisce al paziente maggiore competenza e maggiore affidabilità. Se anche, dunque, si dovesse manifestare il bisogno di un incremento del personale, resterebbe comunque valido e preferibile il criterio della turnazione, perché - ripeto - offrirebbe al paziente una presa in carico e un intervento più esperto e più affidabile.

La competizione tra i presìdi in un territorio tutto sommato piccolo che ne vanta comunque due (oltre al Piot di S. Marcello) costituisce una lettura distorta dello stato dell'arte della sanità locale. Trattandosi qui di patologie in cui il fattore tempo può decidere della vita e della morte di un individuo, ero giusto che anche Pescia fosse dotata di un angiografo all'avanguardia. Per le stesse ragioni di attenzione e tutela del paziente, è altrettanto giusto che il personale medico e sanitario addetto all'utilizzo del macchinario operi in un sistema di turnover Pistoia-Pescia che garantisca competenza e professionalità ai massimi livelli”.

Lo scrive sul suo profilo Facebook Massimo Baldi, consigliere regionale del Pd, replicando ai commenti di chi ha posto problemi sul personale che invece sono esigenze di “competenza e affidabilità”.